11 nov – “La crisi non e’ dovuta agli eccessi del mercato ma ad un mercato dove la presenza della regolazione e della vigilanza e’ stata insufficiente. Per questo credo in un’economia di mercato con pubblici poteri forti” e l’economia sociale di mercato che contempera la competitivita’ e la dimensione sociale “e’ la formula giusta alla quale mira l’Europa spesso senza riuscire a realizzarla”. Lo afferma il premier Mario Monti nell’intervista-prefazione al suo libro “Le parole e i fatti”, pubblicata dal ‘Corriere della sera’.
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Per Monti, “abbiamo perso la guerra di liberazione” dal rischio che l’Italia diventasse il Mezzogiorno d’Europa e dopo lo sforzo comune per entare nell’euro “ci siamo scordati dell’esigenza di essere competitivi in una moneta unica” anche perche’ avremmo dovuto noi italiani “farci un piano delle riforme strutturali”. Da questo punto di vista, rispetto alle riforme che invece l’Europa ha fatto, “abbiamo perso la guerra con noi stessi”. adnk
L’Italia del governo tecnico di Mr Monti e fine della nostra sovranità nazionale