In Italia il ‘peso’ fiscale è al 55%, Confcommercio: “record mondiale”

19 lug. – L’Italia registra il “record mondiale” nella pressione fiscale effettiva – cioe’ il peso fiscale che grava sui contribuenti in regola – che si attesta al 55% del Pil: gli italiani sono infatti uno dei popoli che paga piu’ tasse. E’ quanto sostiene l’Ufficio Studi di Confcommercio nella ‘Nota sulle determinanti dell’economia sommersa’. Secondo le elaborazioni dell’Ufficio Studi di Confcommercio, la pressione fiscale apparente (cioe’ data dal rapporto tra gettito e Pil cosi’ come queste grandezze vengono osservate) nel 2012 e’ pari al 45,2%. L’Italia si posiziona cosi’ al quinto posto sui 35 paesi considerati, dietro Danimarca (47,4%), Francia (46,3%), Svezia (45,8%) e Belgio (45,8%).

Il nostro Paese, sottolinea Confcommercio, “supera anche molti paesi nordici, quelli dello Stato sociale funzionante. Si colloca sopra le medie europee e stacca di cinque punti percentuali assoluti la Germania (40,4%), di sette il Regno Unito (38,1%) di dodici la Spagna (32,9%), di quindici il Giappone (30,6%) e di quasi venti gli Stati Uniti (26,3%)

Nel rapporto si evidenzia quindi come “nonostante un elevato livello di economia sommersa, gli italiani siano un popolo di pagatori di tasse, tra i maggiori pagatori al mondo“.
E si fa notare come l’Italia “sia tra gli unici paesi europei grandi che hanno innalzato il prelievo” con una variazione tra il 2000 e il 2012 di 3,4 punti, insieme a Portogallo (3 punti) e Francia (quattro decimi). Secondo Confcommercio, “il record mondiale dell’Italia nella pressione fiscale effettiva dipende piu’ dall’elevato livello di sommerso economico che dall’elevato livello delle aliquote legali”. agi

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