Draghi: ”C’e’ un barlume di speranza in uno scenario cupo” Efsf-Esm 800 miliardi

BRUXELLES – ”C’e’ un barlume di speranza in uno scenario cupo” ma i governi europei devono ”perseverare in riforme coraggiose e necessarie” e, passata l’emergenza, soprattutto i paesi che hanno alzato le tasse per risanare i conti e hanno varato riforme importanti come l’Italia dovranno orientarsi verso ”un taglio della spesa” e un calo della pressione fiscale.

Il presidente della Bce Mario Draghi parla al Parlamento Europeo poco prima della due giorni di riunioni Eurogruppo-Ecofin e invita i deputati a ”non essere pessimisti” e a guardare ai passi avanti compiuti da novembre quando si rischiava l’implosione del credito, ricordando che la Bce accettera’ maggiori poteri solo a precise condizioni. In due ore e mezza di confronto con i parlamentari della commissione economica, il banchiere centrale cita ad esempio, le riforme importanti varate dall’Italia, come quella del lavoro e l’azione di spending review che ”aiutera’ a centrare gli obiettivi di bilancio” del nostro paese.

L’Europa deve comunque guardare anche all’altro fattore positivo uscito dal vertice: i fondi salva stati Efsf-Esm sono diventati uno strumento flessibile e utilizzabile. Percio’ e’ inutile ”avere un firewall enorme”, meglio uno che non si possa usare. E comunque i due fondi mettono insieme ben 800 miliardi.

Una volta assegnata alla Bce la supervisione l’Esm potra’ cosi’ ricapitalizzare direttamente le banche, in primis le spagnole. Nel frattempo con l’Efsf il debito pubblico di Madrid salira’, ma sara’ un aumento ”temporaneo” che sara’ riassorbito. La Bce fara’ la sua parte e se parla per esortare i governi lo fa perche’ costretta dalla situazione di crisi. ansa

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