BCE, Draghi: ”Liquidità illimitata a banche per tutto 2012”

6 giu – L’Europa “ha responsabilità” per la crisi globale ma anche gli altri Paesi, soprattutto quelli con alti debiti come gli Stati Uniti, “ne hanno, afferma.

6 giu.  – Resta fermo il costo del denaro nell’area Euro. La Bce lascia il tasso di riferimento invariato all’1%, così come non si muovono il tasso sui depositi, allo 0,25%, e quello marginale, all’1,75%.

Sono “aumentati i rischi al ribasso” sulla crescita nell’area Euro, che “rimane debole con un’incertezza aumentata che pesa sulla fiducia”, sottolinea.

Le prospettive economiche per l’area dell’euro “è soggetta a maggiori rischi al ribasso connessi, in particolare, ad un ulteriore aumento delle tensioni in diversi mercati finanziari dell’area dell’euro e alle loro ricadute potenziali per l’economia dell’area dell’euro”. Rischi di peggioramento riguardano anche “gli aumenti dei prezzi delle materie prime nel medio termine”.

La Bce fornirà liquidità illimitata alle banche fino alla fine del 2012, annuncia. “Abbiamo deciso di continuare a condurre le nostre operazioni di rifinanziamento principali, come le procedure di asta a tasso fisso con piena aggiudicazione dell’importo per il tempo necessario, almeno fino al 15 gennaio 2013”, spiega.

Tenendo presente che tutte le misure non convenzionali di politica monetaria “sono di natura temporanea”, la Bce seguirà da vicino gli ulteriori sviluppi per garantire a medio termine la stabilità dei prezzi per l’area dell’euro, agendo “con tempestività e fermezza”.

Resta invariata la previsione della Bce per la crescita 2012, tra -0,5% e 0,3%, mentre per il 2013 il range è compreso tra 0,0% e 2,0%. Rispetto alle stime di marzo 2012 – evidenzia – le proiezioni macroeconomiche sono leggeremente riviste al ribasso per l’anno prossimo.

Il “consolidamento fiscale non può e non deve essere basato solo sull’aumento delle tasse – sottolinea Draghi – , ma anche attraverso la riduzione della spesa”. L’Eurozona – aggiunge – deve “crescere attraverso le riforme”, un processo che deve essere “rifocalizzato verso le spese in capitale umano e in infrastrutture”

L’Europa “ha responsabilità” per la crisi globale ma anche gli altri Paesi, soprattutto quelli con alti debiti come gli Stati Uniti, “ne hanno”, afferma.

Per Draghi “non è equilibrato dire che solo l’Europa ha la responsabilità” delle attuali tensioni sui mercati finanziari. Sicuramente, spiega, “la crisi europea ha degli effetti sull’economia globale e sui paesi esterni all’area euro”. Ma anche altri Paesi, con “economie chiuse, con un alto debito pubblico, e deficit in crescita” devono “innanzitutto correggere questi sbilanciamenti”. E, aggiunge il presidente della Bce, il prossimo G20 in Messico dovrà produrre un impegno ”di collaborazione internazionale per risolvere questi sbilanciamenti”. adnk

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