Confindustria: pressione fiscale al 68%’ è zavorra intollerabile, giù tasse a lavoro e imprese

24 mag – Il fisco in Italia rappresenta una “zavorra intollerabile”. Per questo “occorre dare concreta prospettiva di riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro”. E’ questa la richiesta al governo che il neopresidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha lanciato nella sua relazione all’Assemblea annuale degli industriali. “E’ il momento d’invertire la rotta”, ha spiegato Squinzi aggiungendo: “c’è urgente bisogno di riformare il fisco”.

Per essere “efficiente”, un sistema tributario “deve essere stabile”, ma “in Italia le regole fiscali cambiano ogni mese”, ha detto il nuovo presidente degli industriali. La riforma fiscale va fatta “con cura ed attenzione, come auspichiamo che possa accadere con il disegno di legge delega per la riforma del sistema tributario recentemente approvato dal Governo”.

Per abbassare le tasse su imprese e lavoro Squinzi ha una ricetta precisa: “i proventi della lotta all’evasione, che è sacrosanta, devono essere utilizzati per ridurre la pressione fiscale su chi produce ricchezza, ossia sul lavoro e sull’impresa“. E, per questo, “diciamo no a nuovi balzelli o a tasse fantasiose che creerebbero solo incertezza e sfiducia”. Del resto, dati alla mano, il presidente di Confindustria ha ricordato che, nel 2011, il total tax rate, inclusivo di tutte le tasse e i rilievi gravanti su una piccola impresa, “era pari in Italia al 68,5% contro il 52,8% in Svezia, il 46,7% in Germania, il 37,3% nel Regno Unito”. Una “zavorra intollerabile”, ha chiosato. tmnews

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