Incendio doloso alla Cooperativa Clai: ritorsione, estorsione, animalismo o jihadismo?

IMOLA, 7 APR – Un incendio doloso ha danneggiato venerdì mattina uno dei dieci negozi della cooperativa Clai di Imola – azienda imolese per la lavorazione di carni e salumi –  ma il punto vendita ha già riaperto oggi. Dopo che è scattato l’allarme sono intervenuti Vigili del Fuoco e gli uomini del Commissariato di Imola.

Le indagini vengono svolte a 360°. Gli inquirenti  stanno indagando sul gesto sconsiderato per una banale semplice vendetta – quindi per ristorsione – all’attentato intimidatorio a scopo di estorsione – sono insediati a pochi chilometri da Imola sia la Camorra che la ‘ndrangheta. Le indagini  non escludeno affatto il raid da parte di certe frange animaliste – considerato il periodo pasquale per l’Agnello – fino ad una avvertimento jihadista, in quanto l’apprezzatissima azienda  imolese non tratta carne halal ed ha come logo commerciale un maiale, animale alla base dela nostra cultura culinaria ma impuro per gli islamici.

”La Clai – commenta il presidente dell’azienda Giovanni Bettini, presidente di Fedagri-Confcooperative Emilia-Romagna – e’ piu’ forte dei delinquenti e della violenza”.

Gli incendiari sono entrati nel negozio della Pedagna – un quartiere di circa 20mila abitanti senza la presenza stabile di nessuna forza di Polizia. L’unico posto di Polizia, è stata smantellato prorio un anno fa – portando materiali infiammabili verso le due di notte e, senza compiere alcun furto, hanno dato fuoco al negozio.

Armando Manocchia

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