India, trasferiti in carcere i marò

5 marzo – Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di avere ucciso due pescatori indiani, devono andare in carcere. Lo ha stabilito il giudice della Corte di Kollamdavanti al quale i marò sono comparsi questa mattina.

Il provvedimento ha effetto immediato. I due italiani saranno trasferiti nel carcere di Trivandrum, capitale dello Stato federale del Kerala. Inoltre, secondo quanto riferisce l’agenzia Pti, Latorre e Girone rimarranno sotto custodia giudiziaria per altri 14 giorni. Finora i due militari erano stati trattenuti a Kochi in una guest house della polizia del Kerala.

Nei confronti dei due italiani non verrà mostrata alcuna indulgenza, aveva fatto sapere il Chief Minister del Kerala, Oommen Chandy, sostenendo che nei loro confronti ci sono “prove incontrovertibili”. Lo riferisce il Times of India che, citando fonti della polizia del Kerala, in mattinata aveva definito “remota” la possibilità che fosse prolungato lo stato di fermo per i marò e “probabile” invece che il provvedimento venisse tramutato in arresto.

”Questo non ce lo aspettavamo proprio. Cadiamo dalle nuvole. Ho parlato poco fa con mia sorella, è straziata da questa notizia. Anche lei è rimasta spiazzata”, dice all’ADNKRONOS Giovanni Ancona, cognato di Massimiliano Latorre che aggiunge: ”Ancora non riusciamo a crederci e per questo non sappiamo cosa pensare e cosa fare”, aggiunge. ”Non abbiamo notizie ufficiali, non ci crediamo ancora. Posso solo dire che vedo troppa decisione da parte dello Stato Indiano. Invece non so cosa lo Stato italiano stia facendo, non capisco. Qualcuno ci dice di stare tranquilli, di non preoccuparci – prosegue Ancona – ma non sappiamo cosa fare”. Anche Ancona ha partecipato alla fiaccolata che si è tenuta nei giorni scorsi a Taranto per chiedere il ritorno dei due marò. ”Sentiamo la solidarietà dell’opinione pubblica italiana e continuiamo a sperare”, conclude. adnkronos

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