Cancellato l’Art.21? Su immigrati, lanciato ‘manuale’ per giornalisti.

Roma, 20 feb – Siamo  arrivati addirittura al punto di fare un ”manuale” per trattare, con “competenza” o in modo politicamente e islamicamente corretto il difficile tema dell’immigrazione nel nostro paese sotto l’aspetto comunicativo.

Un volumetto che vuole “educare” i giornalisti, cineoperatori e operatori del settore, presentato stamane, realizzata dalla Cooperativa Lai-momo (editrice della rivista Africa e Mediterraneo) e dal Centro Studi e Ricerche Idos (Roma), lo stesso che si occupa del ”Dossier Statistico Immigrazione”.

Di immigrazione si e’ trattato anche questa volta, perche’ il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di integrazione, attraverso il finanziamento con il Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi, ha sostenuto la realizzazione di questo manuale ad uso degli operatori della comunicazione.

Conoscere bene l’immigrazione e comunicarla in “maniera corretta” (leggasi politicamente e islamicamente corretto): questa, si ricorda, l’avvertenza venta dallo stesso Ordine dei giornalisti e dalla Federazione nazionale della stampa con la ”Carta di Roma” del 2008.

Ma non finsice qui, il volume, che unisce l’efficacia della grafica a una esposizione corretta dei vari temi trattati, vuole essere proprio un sussidio a disposizione dei giornalisti per raggiungere tale obiettivo e fa parte del piu’ ampio progetto ”Co-in. Comunicare l’integrazione”, che prevede sei seminari territoriali rivolti ai giornalisti e una spring school per gli allievi delle scuole di giornalismo.

Parlare in positivo, e’ la “raccomandazione” dell’Unione Europea e di altre organizzazioni internazionali. Ed e’ lo spirito che anima il ‘manuale’ perche’, come ha precisato Natale Forlani, Direttore generale dell’Immigrazione e delle Politiche di integrazione del Ministero del Lavoro, ”appare necessario garantire un’informazione obiettiva e priva di stereotipi e pregiudizi, idonei a generare o alimentare quei conflitti sociali che molto spesso caratterizzano le societa’ contemporanee”.

Il manuale presentato oggi, una specie di Bibbia del giornalista, concepito come strumento operativo e versatile, e’ destinato a essere diffuso nelle redazioni di stampa, radio, tv e web di rilievo nazionale e locale, e senz’altro contribuira’ a raggiungere tale importante obiettivo.
Domanda: che fine ha fatto l’art. 21 della Costituzione che stabiliva che:

  • Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
  • La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
  • Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.
  • In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all’autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s’intende revocato e privo di ogni effetto.
  • La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
  • Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
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