GB: impianti contraccettivi a 13enni in segreto, bufera sulle scuole

Londra, 7 feb. – Impianti contraccettivi applicati a studentesse minorenni, anche appena tredicenni, senza che i genitori ne sapessero nulla. E’ scandalo a Southampton, nel sud dell’Inghilterra, dopo che si e’ appreso che in almeno nove scuole secondarie a molte ragazzine e’ stato impiantato un contraccettivo ormonale sottocutaneo, che consiste in una piccola placca inserita nella parte interna del braccio. Il Daily Telegraph ha riferito che l’iniziativa rientrava in una campagna governativa contro le gravidanze delle teenager ma e’ stata realizzata nel piu’ assoluto segreto, vome hanno denunciato le famiglie delle minori.

La campagna – realizzata dal 2009 da Solent NHS Trust, una sorta di Asl di Southampton – ha ridotto del 22 per cento il numero degli aborti tra le teeenager, hanno ribattutto gli esperti sanitari, sfoderando le statistiche: dalle 136 gravidanze di under 15 rilevate in citta’ nel 2001-2003 alle 106 nel 2007-2009. E poi, hanno proseguito, informare i genitori spettava alle scuole. Il servizio “rispetta tutte le norme” ed “e’ fornito da personale addestrato”, ha fatto sapere un portavoce di Solent NHS Trust, aggiungendo che alle minori di 16 anni “che visitano i servizi di salute sessuale viene fatta una completa valutazione dei rischi”.

La scoperta ha fatto insorgere i rappresentanti del Family Education Trust, che hanno accusato le autorita’ sanitarie di incentivare il sesso promiscuo tra gli studenti. “L’ultima cosa che dovrebbero fare e’ soffiare sul fuoco della promiscuita’ con iniziative che offendono i genitori, la legge e i principi morali basilari”, ha sottolineato il direttore del trust, Norman Wells. Intanto a Southampton e’ panico fra i genitori e in molti sono stati costretti a ispezionare le braccia delle figlie, trovando in alcuni casi brutte sorprese.

“Fare un’operazione chirurgica in ambito scolastico, e senza che i genitori lo sappiano, e’ moralmente sbagliato”, ha commentato la mamma di una 13enne che si era fatta impiantare la placca, che e’ lunga circa 4 centimetri e rilascia un ormone che blocca l’ovulazione. “Concordo sul fatto che sia importante insegnare l’educazione sessuale alle teenager ma qui siamo molto oltre”, ha denunciato la donna, secondo cui la figlia ha dovuto semplicemente compilare un questionario medico prima di farsi impiantare il contraccettivo.

“Ne ho parlato con altri genitori e sono rimasti atterriti”, ha proseguito. Secondo il giornale britannico, il deputato laburista Alan Whitehead, originario di Southampton, e’ stato incaricato di far luce sulla vicenda. “Chiaramente questi impianti contraccettivi richiedono un’operazione chirurgica che dovrebbe svolgersi in condizioni appropriate. Non sono certo che i servizi offerti al momento assicurino questo standard ed e’ esattamente cio’ che voglio scoprire”, ha assicurato Whitehead. agi

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