La Giunta replica, sull’operato del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola

BORGO TOSSIGNANO 24 GEN – La giunta di Borgo Tossignano non condivide assolutamente i giudizi espressi  recentemente sulla stampa da un esponente di Vallata Libera sull’operato del  Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola

Ed invero l’esperienza fin ora maturata nell’ambito del Parco, istituito dalla Regione Emilia Romagna nel 2005 ed effettivamente operativo dal 2009, è stata positiva, non ha comportato sprechi di risorse pubbliche ed anzi ha portato sul territorio risorse che altrimenti non sarebbero pervenute

Chi parla di un paio di milioni buttati al vento per poltrone e gettoni dovrebbe documentarsi e sapere che nei  3 anni di vita (2009-2011) l’Ente Parco ha
potuto contare su un bilancio corrente di complessivi  900.000,00 € ca. che sono stati destinati: non a foraggiare i politici di turno visto che nessun gettone o indennità è mai stato corrisposto dal Parco né a sostenere un inutile apparato burocratico, visto che ci si è appoggiati sulla struttura dell’unione dei comuni del faentino e l’incarico di direttore è stato attribuito a un dipendente della provincia di Ravenna a tempo parziale presso il Parco ma  i fondi  a disposizione, compresi fondi europei assegnati a seguito della partecipazione a specifici bandi dedicati,  sono stati destinati

–  alla tutela del territorio attraverso convenzioni con le Associazioni locali per la manutenzione della sentieristica (C.A.I.),  del patrimonio speleologico (Federazione Speleologica Regionale)  e del controllo della fauna selvatica (A.T.C. – Ambiti Territoriali di Caccia), nonché attraverso la pulizia e messa in sicurezza delle grotte esistenti nell’ambito del progetto LIFE “Gypsum” finanziato dalla Comunità Europea per 360.000,00 € ca., di cui alcune  anche in territorio di Borgo Tossignano (Grotta Ferrari , Cava Spes, ecc)

–  alla  promozione del territorio del parco attraverso la creazione del logo del parco e del sito internet, la pubblicazione di materiale informativo e librario, la tabellazione dei confini del parco, le convenzioni con le attività ricettive (agriturismi), la partecipazione alla “settimana europea dei parchi”   e la organizzazione di eventi quali la festa del parco, ecorunning, rally di romagna MTB ecc.

–  alla valorizzazione del territorio del parco attraverso la promozione di una collana di volumi dedicati al territorio della Vena che già a visto la pubblicazione del libro sulle Case di Gesso di Stefano Piastra

–   alla tutela delle specie autoctone in via di estinzione quali la starna e l’ululone, specie rare e protette dall’Unione Europea sempre in una visione del parco unitaria.

Altro settore in cui sono state destinate le risorse è quello del  risarcimento dei danni agli agricoltori; mantenendo un impegno che era stato assunto sin dalla costituzione del Parco si è, infatti, proceduto a soddisfare tutte le richieste pervenute con risarcimenti pari al 100% dei danni da fauna selvatica subiti dalle coltivazioni  all’interno del territorio dell’area protetta

Sul fronte degli investimenti per il versante bolognese del Parco ed il territorio di Borgo Tossignano in particolare, l’esistenza del Parco ed i fondi regionali che attraverso lo stesso sono arrivati sul territorio (complessivamente € 1.000.000,00 ca. nel triennio 2009/2011) hanno permesso l’acquisizione del Palazzo Baronale per un importo di € 160.000,00 ca., palazzo che è destinato ad implementare gli spazi e l’attività del centro visite di Tossignano già attivato dall’Amministrazione comunale alla fine degli anni novanta

Con il finanziamento residuo (€ 150.000,00 ca.) sono poi già stati progettati dal Parco  i primi lavori di recupero dell’immobile,  che consisteranno nel restauro conservativo dell’esterno del palazzo, compreso la sistemazione del tetto, e nella riprogettazione e messa in sicurezza dell’area verde esterna che costituisce una bellissima finestra sulla Vallata e sulla  vena del gesso con Monte Penzola in  particolare

Detti lavori sono stati recentemente appaltati dal Parco e avranno inizio il prossimo mese di febbraio compatibilmente con il regolare svolgimento della Sagra della Polenta in programma il 21 febbraio p.v. ultimo giorno di carnevale

Mentre per il recupero della parte interna del palazzo, ormai in disuso da decenni, e della sua funzionalità l’Ente Parco ha attivato un secondo stralcio di progettazione per un importo stimato in € 330.000,00 che lo stesso Ente Parco è riuscito a finanziare anche attraverso la partecipazione al bando provinciale per l’assegnazione dei  fondi del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 che ha portato all’attribuzione al Parco  di un ulteriore stanziamento pubblico di  € 210.000,00

Detti lavori per i quali il Parco ha già affidato l’incarico di progettazione saranno finanziati per la parte residua da fondi propri del Parco (€ 100.000,00)  e dal comune (€ 20.000,00) e dovrebbero concludersi entro il 2013 con un percorso che è già stato tracciato e che non verrà inficiato dalla  riforma di riordino istituzionale delle arre protette approvata dalla Regione Emilia Romagna a fine dicembre 2011  che, in ottemperanza alla normativa nazionale attualmente vigente, ha previsto la soppressione degli Enti parco al 31/12/2011 e la istituzione per quanto attiene il nostro territorio della Macroarea denominata “Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Romagna”

Alla luce di quanto sopra dall’Amministrazione comunale di BT va un grazie a chi negli ultimi 3 anni si è impegnato per realizzare tutto quanto sopra descritto e ha gettato ottime basi anche per lo sviluppo  futuro  del parco che nasce prioritariamente per la tutela ambientale della zona ma che col lavoro di tutti può essere anche un’ottima opportunità di sviluppo sostenibile della nostra comunità

Stefania Dazzani – Sindaco Renato Sartiani – Assessore all’Ambiente

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