Massacro in Nigeria, altri 120 morti per attacchi di estremisti islamici Boko Haram

21 gen. – Sono almeno 120 i morti provocati dagli attacchi sferrati ieri a Kano, città del nord della Nigeria. Lo riferisce l’agenzia di stampa Dpa, che cita testimoni e fonti mediche locali.

Nel mirino dei militanti del gruppo estremista islamico Boko Haram, secondo una nota della polizia nigeriana, sono finiti il quartier generale del Servizio di sicurezza di Stato, quattro stazioni di polizia e l’ufficio Immigrazione e passaporti. Almeno uno degli attacchi è stato sferrato da un kamikaze. Tra i feriti, secondo la Bbc, vi sono alcuni stranieri: molti libanesi e indiani vivono infatti nella zona del quartier generale della sicurezza. Da ieri sera a Kano è in vigore il coprifuoco. Fra le vittime c’è il giornalista Eneche Akogwu, 31 anni, ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre stava intervistando alcuni testimoni degli attacchi. L’uccisione di Akogwu è stata condannata dal Comitato per la protezione dei giornalisti, organizzazione con sede a New York.

Il capo della polizia della Nigeria, Hafiz Ringim, ha chiesto l’apertura di un’inchiesta per quelli che ha definito ”attacchi ben pianificati”. Ringim, tuttavia, è lui stesso sotto inchiesta dopo la fuga dal carcere di una persona sospettata di aver avuto un ruolo negli attacchi di Natale contro chiese cristiane.

L’Italia porterà il tema degli eccidi di cristiani in Nigeria al Consiglio Affari Esteri dell’Unione Europea di lunedì. E’ quanto ha reso noto il capo della diplomazia italiana, Giulio Terzi, in un comunicato diffuso oggi dalla Farnesina. “Le drammatiche notizie che giungono dalla Nigeria, dove nella città di Kano la setta islamista radicale Boko Haram ha perpetrato un atroce eccidio contro la comunità cristiana, suscitano orrore e sgomento“, ha affermato Terzi.

E, nell’esprimere “la più ferma condanna per questo orrendo crimine”, il ministro degli Esteri ha sottolineato “la necessità che la comunità internazionale innalzi il profilo del suo impegno affinché in Nigeria come altrove l’estremismo religioso venga contrastato adeguatamente e si affermino i principi universali della tolleranza, della convivenza fra fedi e del dialogo interreligioso”. (Adnkronos/Aki/Ign)

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