Liguria: dopo le alluvioni, il fuoco

Vado Ligure, 26 dic. – Drammatica emergenza incendi in Liguria. Un vasto incendio che da quasi due giorni sta devastando i boschi in frazione Segno nel Comune di Vado Ligure nell’immediato ponente savonese. Sono gia’ 200 gli ettari di macchia mediterranea bruciati. Dopo un Natale da incubo con 150 persone sfollate, dalla sera del 24 fino al pomeriggio di ieri, sembrava che la situazione fosse sotto controllo. Invece nella notte il fuoco ha ripreso nuovamente vigore estendendosi anche alla frazione di Sant’Ermete dove alcune abitazioni sono state fatte evacuare. Un uomo nel tentativo di spegnere il fuoco che si era pericolosamente avvicinato alla sua casa e’ rimasto ustionato alle mani e al volto ed e’ stato ricoverato all’ospedale San Paolo di Savona.

A causa dell’incendio e del conseguente denso fumo e’ stata anche chiusa l’autostrada A 10 tra Savona e Spotorno. Chiusa anche la discarica del Boscaccio che oggi, quindi, non potra’ ricevere i rifiuti dalle diverse cittadine del ponente. Con la luce del giorno sono anche ripresi i lanci dei mezzi aerei, cinque canadair e due elicotteri della Regione Liguria, che coadiuvano l’instancabile lavoro di oltre 150 uomini tra Vigili del Fuoco, provenienti anche da tutta la Liguria e dal basso Piemonte, volontari AIB e della Protezione Civile, agenti della polizia municipale di Vado Ligure, oltre a numerose pattuglie delle forze dell’ordine.

A VADO LIGURE 250 SFOLLATI, RIAPERTA L’A10

Attualmente i fronti di fuoco sono sei, distanti tra loro, e interessano tutte e due le vallate del Savonese. E l’incendio non si ferma a causa del forte vento ed il fronte di fuoco, che ieri sera raggiungeva i 4 chilometri, sta aumentando anche a causa del vento. Le fiamme hanno, infatti, scollinato raggiungendo le alture di Bergeggi e Spotorno. “La situazione e’ ancora di vera emergenza – ha detto Attilio Caviglia sindaco di Vado Ligure -. La speranza e’ che i mezzi aerei cosi’ come il lavoro incessante delle squadre di soccorso a terra possano contenere l’avanzare del fuoco che minaccia ancora molte abitazioni”.

agi

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