Manovra: tagli alle poltrone, gli effetti su Bologna e provincia

Consiglio comunale (repertorio)

Circa trecento poltrone che salteranno.
La sforbiciata ai Comuni con meno di 10mila abitanti programmata dal Decreto legge anticrisi approvato dal Governo il 12 agosto avrà un impatto abbastanza significativo sulla provincia di Bologna.
Secondo una prima stima, saranno circa 260 i seggi che si dovranno tagliare all’interno dei 60 consigli comunali del territorio (38 in particolare quelli interessati più direttamente), e altri 40 gli assessori in meno presenti nelle giunte.

Nel documento approntato dal Governo si prevedono scaglioni in base alla popolazione residente, fissando per ciascuno di questi un numero massimo di consiglieri e di assessori.
I comuni sotto i mille abitanti cesseranno di esistere come amministrazioni autonome, continueranno ad avere un Primo Cittadino ma non un consiglio comunale, e il sindaco sarà consigliere dell’Unione a cui il Comune aderirà.
Cinque consiglieri e due assessori per le amministrazioni fra i 1.000 e 3.000 abitanti, sette consiglieri e tre assessori per il Comuni fino a 5.000 abitanti, nove consiglieri e quattro assessori per le amministrazioni fino a 10.000 abitanti.

38, appunto, i Comuni interessati: il primo della lista è Crespellano, con 9.982 residenti. In fondo alla classifica Castel del Rio, con 1.260 abitanti.

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