Modena: Il Procuratore Dda Alfonso: “I Casalesi sono tra voi, è ora di svegliarsi”„

MODENA, 28 Aprile – “Questa operazione dimostra ancora una volta quello che  abbiamo sempre detto: nella provincia di Modena i Casalesi ci sono, sono  radicati, fanno estorsioni in grande stile, minacciano alla grande. In  questo caso, poi, lo facevano addirittura con una pistola”. Lo ha dichiarato il  Procuratore Capo di Bologna e numero uno della Dda dell’Emilia-Romagna, Roberto  Alfonso, interpellato dall’Agenzia Giornalistica Dire dopo l‘arresto  del gruppo di affiliati ai clan camorristici che operava estorsioni  nella nostra provincia.

DATEVI UNA SVEGLIATA – L’auspicio del Procuratore Capo è che  questo episodio possa servire, una volta per tutte, per dare una scossa ai  modenesi: “Quello che spero più di tutto è che la collettività, la  società civile, a questo punto si svegli, che comprenda che il fenomeno  non può essere contrastato solo dalla magistratura – ha dichiarato il magistrato – Si deve dare spazio alle associazioni per la legalità, a quelle anti-racket”.  Anche le istituzioni devono fare la loro parte: “Anche i Comuni  potrebbero pure pensare di costituirsi parte civile perchè il danno è veramente  grave. In altri Comuni questo accade. Non so se sia una questione di  disattenzione o di mancata preoccupazione, ma inviterei tutti a stare più  attenti”.

MAI SOTTOVALUTARE – Particolare non di poco conto, secondo  Alfonso, la denuncia presentata da una delle vittime di questo giro di  estorsioni smantellato dai Carabinieri: “Questa volta anche le parti  offese hanno denunciato, sono andate ai Carabinieri perchè non ne  potevano più – ha ricordato il Procuratore Capo che ha esortato, nuovamente, a  non sottovalutare il fenomeno – Sarebbe lo stesso errore che è stato fatto in  certe zone del Sud, dove si è cominciato ad ammettere quando ormai la malattia  era troppo avanti, quando erano già venute fuori le metastasi. La mafia,  essendo un cancro della società, va curato quando è in fase  precoce”.

APPELLO – La magistratura da sola non può farcela: “Quello  che voglio dire agli imprenditori e a tutta la società è: fate  attenzione e cercate di cogliere i segnali significativi della presenza del fenomeno, che c’è. La colletività lo deve capire, così come i cittadini – conclude Roberto Alfonso – La lotta non la fa solo la magistratura, ma tutta  la collettività”.

SABATTINI – All’accorato invito di Alfonso risponde  affermativamente il Presidente della Provincia Emilio  Sabattini: “La sollecitazione del procuratore capo di Bologna Roberto  Alfonso ad alzare il livello di attenzione nei confronti della  mafia nel nostro territorio è senz’altro positiva, così come è utile  l’invito alla costituzione di parte civile degli enti locali a tutela delle  nostre collettività – ha affermato in una nota – Le istituzioni sono consapevoli  da tempo di questa situazione e hanno messo in campo diverse misure. Tra queste l’Osservatorio provinciale sugli appalti, strumento efficace di  monitoraggio del quale, nei prossimi giorni, verrà presentato il report annuale  in una iniziativa pubblica”.

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