Paradisi fiscali: nella lista nera UE c’è la Mongolia ma non il Lussemburgo

Sul tema dei paradisi fiscali l’On. Mario BORGHEZIO ha lanciato oggi nell’aula di Strasburgo un attacco diretto al Commissario Moscovici in questi toni:

“Con una sottile distinzione ‘gesuitica’ fra stati che hanno pratiche di elusione fiscale e stati che sono strutturalmente paradisi fiscali, Moscovici cerca di giustificare l’esclusione di alcuni Stati Membri dalla lista nera. Come giustificare quindi il fatto di aver inserito la ‘povera’ Mongolia ed escluso invece – guarda caso – il Lussemburgo che è un vero e proprio paradiso fiscale in forma di stato!

Secondo Borghezio mancano nel rapporto votato oggi dal Parlamento Europeo alcune proposte assolutamente indispensabili: un registro pubblico delle persone fisiche titolari delle società consultabile universalmente e, per contrastare le note politiche di elusione fiscale delle multinazionali, l’istituzione di un registro globale, aggiornato annualmente, degli assets finanziari. Borghezio ha inoltre criticato lo scarso approfondimento di tutto ciò che riguarda il rapporto tra paradisi fiscali e organizzazioni criminali mafiose con un particolare riferimento al traffico internazionale di stupefacenti.

Molto debole infine per Borghezio la parte riguardante il finanziamento del terrorismo che, ipocritamente negli atti dell’UE, si evita di chiamare correttamente ‘terrorismo islamico’.

On. Mario Borghezio – – Deputato Lega Nord al P.E.

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