Mafia Capitale: il ladrone di Roma era il Pd, ma i Pm chiusero mezzo occhio

di Franco Bechis

Con la sentenza della decima sezione penale del tribunale di Roma guidata dal giudice Rossana Iannello non solo è stata cancellata nei confronti di molti imputati- a cominciare da Massimo Carminati e Salvatore Buzzi l’accusa di associazione mafiosa, sconfiggendo la tesi principale della procura guidata da Giuseppe Pignatone (che titolò l’inchiesta “Mafia Capitale”). Ma i pm hanno avuto dalla corte anche un’altra correzione sostanziale: avevano chiuso un pizzico di occhio sul Pd, cercando di andare con la mano leggera sul partito guidato da Matteo Renzi.

Nella sua impostazione, e nell’eco mediatico avuto fin dal primo giorno la responsabilità politica di Mafia capitale era stata addossata più al centro destra che al centro sinistra. E infatti la procura aveva chiesto 46 anni e 6 mesi di pena nei confronti di politici del Pdl e 20 anni di pena nei confronti di politici del Pd. La sentenza ribalta i rapporti: a tutti gli imputati del Pd sono state aumentate le pene rispetto alle richieste, e alla fine le condanne sono state a 28 anni invece dei 20 proposti.

Nello specifico Mirko Coratti, presidente consiglio comunale di Roma è stato condannato a 6 anni quando i pm ne chiedevano 4 anni e 6 mesi, (differenza + 1 anno e 6 mesi). Pier Paolo Pedetti, consigliere comunale Roma è stato condannato a 7 anni quasi raddoppiando la richiesta dei Pm che chiedevano 4 anni, (differenza + 3 anni). Andrea Tassone, presidente municipio di Ostia è stato condannato a 5 anni contro i 4 chiesti dal Pm (+1 anno). Sergio Menichelli, sindaco di Sant’Oreste di Roma è stato condannato a 5 anni invece dei 4 chiesti dalla procura (+1 anno). Michele Nacamulli, consigliere municipio Ostia è stato condannato a 5 anni invece dei 3 anni e 6 mesi chiesti dal pm (+ 1 anno e 6 mesi).

Nei confronti degli imputati del Pdl (il centrodestra dell’epoca) invece sono stati comminati 24 anni di carcere invece dei 46 anni e 6 mesi che erano stati richiesti dalla procura. Uno di quegli imputati, l’ex sindaco di Castelnuovo di Porto, Fabio Stefoni, per cui erano stati chiesti 4 anni di carcere, è stato assolto. E il finale racconta una storia un po’ diversa: con 28 anni di condanna ad esponenti del Pd e 24 ad esponenti del Pdl, la storia della corruzione a Roma si tinge molto di più di Nazareno.

Anche se non si tratta di Mafia capitale, ma di grande scasso della capitale, l’inchiesta di Roma resta clamorosa. E le decisioni della corte sono certo pesanti. Dei 46 imputati 41 sono stati condannati. Solo in due casi però è stata accolta la richiesta della procura, mentre in 30 casi la pena comminata è inferiore a quella proposta e in 14 cosi invece è stata aumentata rispetto alle richieste. Complessivamente sono stati inflitti 288 anni e 8 mesi di carcere, oltre alle pene accessorie. Ma le richieste dei pm erano molto più alte: 519 anni e 5 mesi, e lo sconto di pena effettuato dalla corte non è irrilevante: 230 anni e 9 mesi, pari al 44,5% di quanto era stato richiesto.

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