Nel delirio politico collettivo si dice che….âsarebbe meglio avere la Turchia dalla nostra parte piuttosto che controÂť, oppure..âla Turchia nellâUe permetterebbe di evitare uno scontro di civiltĂ tra l’islÄm e ‘Occidenteâ…. sono considerazioni assurde ed inaccettabili, perchè basate sulla paura…paura dell’âislÄm, e dimostrano cosĂŹ che gli islamofobi sono loro.
Come è possibile accettare un paese guidato da un filoterrorista? Come si fa ad accettare un paese che ha occupato e âimplicitamenteâ non riconosce la Repubblica di Cipro?
Non è accettabile prendere in considerazione la candidatura turca solo perchè giustificata dalla paura. La Turchia non ha mai applicato le condizioni poste dal Parlamento europeo nel 1987 – quando per la prima volta la Turchia ha bussato alle porte dellâUE- condizioni che imponevano ai turchi il ritiro immediato delle truppe da Cipro; il riconoscimento del genocidio armeno; il rispetto dei Diritti dellâuomo; lâinterruzione della persecuzione nei confronti delle minoranze etnico-religiose anatoliche; Secondo Del Questa strana indulgenza, non può giocare a favore dei sostenitori di Ankara solo per lâappartenenza alla NATO o per il suo ruolo strategico in Medioriente, nonchĂŠ lâapertura di un nuovo e popoloso mercato di consumatori.
La Turchia non ha mai voluto applicare gli accordi di Unione doganale UE-Turchia e continua a rifiutare lâapertura dei suoi porti ed aeroporti alle navi e agli aerei ciprioti, per non riconoscere neanche âimplicitamenteâ la Repubblica di Cipro.
Ma questi politicanti italioti e euroidioti, non sono preoccupati per lâaspetto demografico? Vogliono una super lobby islamica nellâUE? Ma lo sanno che nel giro di pochi anni la Turchia potrebbe avere 90 milioni di abitanti e, di conseguenza la sua rappresentanza nella Ue avrebbe il maggior numero di parlamentari (100). Insomma un paese islamico in grado di far valere a livello legislativo istanze e rivendicazioni religiose e culturali totalmente estranee alle tradizioni del nostro continente come: la difesa della “libertĂ religiosa”, del velo islamico, la poligamia, la “moralitĂ islamica” riguardo le donne” e peggio ancora, proporrebbe dei disegni di legge e delle risoluzioni per condannare il “blasfemo contro l’islam”, o anche solo per impedire di “criticare l’islam”.
Ankara ha firmato la Carta islamica dei diritti dellâUomo dellâOCI che prevede la limitazione della libertĂ dâespressione, la pena di morte per i blasfemi, la condanna per lâapostasia, e la superioritĂ delle leggi coraniche su quelle civili.
Non ce nâè abbastanza?
Se non ce nâè abbastanza, andate in libreria a cercare il libro di Alexandre Del Valle dal titolo: ‘Perchè la Turchia non può entrare in Europa‘

