L’immigrazione clandestina è reato! – Armando Manocchia

 

L’immigrazione clandestina è reato! Se e solo se, è vero che la Corte di Cassazione di questa che fu una Repubblica parlamentare conta ancora qualcosa, dice Armando Manocchia. Se è vero che l’immigrazione clandestina è ancora reato, è lecito chiedersi: perché i Tour operator de noiantri traghettano orde di allogeni senza che vengano perseguiti a norma di detta legge? Chi sono gli scafisti, i Tour operatori?

invasione-immigrati

La denominazione di operatore turistico – dice Armando Manocchia –  non è presente nella normativa italiana e non è quindi giuridicamente definita, ma il tour operator in questione non è altro che un’impresa, una struttura privata o militare operativa e finanziaria di tipo politico-industriale specializzata nell’organizzazione di viaggi-vacanze e nell’accoglienza di allogeni africani che vengono sospinti in Italia e in Europa perlopiù per sfruttare il busineSS da un lato e dall’altro che i ladroni paraSSiti di Roma e i cravattari di BruSSels si sono inventati per produrre Pil e contemporaneamente attuare il Piano Kalergi, islamizzando e trasformando l’Europa in Eurabia.

Tornando al reato, la Corte di Cassazione, con una sentenza depositata il 29 ottobre 2014, ha decretato che l’ingresso irregolare nel territorio italiano resta reato penale e non semplice “violazione amministrativa”.

In sostanza, i giudici hanno dovuto prendere atto di un vuoto normativo perché l’abrogazione di questo reato, votato il 2 aprile 2014 con Matteo Renzi, che attraverso il terzo golpe di Stato si era da poco impossessato di Palazzo Chigi, non ha poi avuto seguito. Di fatto, quel voto rappresenta una sorta di “delega” con cui il Parlamento incostituzionale autorizza il governo abusivo a emanare i cosiddetti decreti attuativi che rendono poi applicabili le nuove norme. Decreti che però come abbiamo detto non sono mai stati emanati.

La Corte di Cassazione ha precisato che “questa delega non è ancora stata esercitata”, di conseguenza restano in vigore le norme precedenti, ovvero la cosiddetta ‘Legge Maroni’ che prevede il reato di clandestinità e di cui tutti se ne sbattono.

Inoltre, scrive Armando Manocchia,la direttiva europea non vieta che il diritto di uno Stato membro qualifichi il soggiorno irregolare come reato o lo punisca con una sanzione penale“. Quindi, assistiamo inermi a una vera e propria ‘deportazione’ di allogeni africani e asiatici da un lato e un genocidio culturale da parte nostra. E in tutto ciò, quello che nessuno ha il coraggio di dire, per non apparire o essere tacciato di razzismo, è che questi allogeni non sono proprio tali in quanto il 99% di loro sono islamici. Quindi non appartengono a una minoranza bensì a una stragrande maggioranza, l’islam. Una ideologia travestita ad arte per gli affetti da dabbenaggine, che la vendono non solo come ‘religione’, ma addirittura come ‘religione di pace amore e tolleranza’ il cui unico scopo è quello di dominare il mondo intero.

Presunzione? Niente affatto? La loro forza non è la spada o le armi, ma l’analfabetismo e l’ignoranza. Inoltre, con l’aiuto di questi codardi, xenofili, buonisti e neorazzisti che ci ritroviamo in Italia, in Vaticano e in Europa l’islam non avrà nessuna difficoltà ad insediarsi in brevissimo tempo e assumere il dominio del mondo intero. E l’islam che vuole dominare il mondo non è quello di cui si dicono diversi, moderati, liberali, progressisti, ma quello che si chiama Isis e che i primi sostengono e/o comunque non contrastano.

Non cadiamo nella trappola che ci hanno teso tentando di farci credere che ci sono più islam o due islam: quello dell’isis e quello di coloro che si dicono diversi, moderati, liberali e progressisti. Di islam ce n’è uno solo ed è scritto nel corano. Quindi, c’è da ‘credere’ molto di più nell’isis che almeno ti affronta a viso aperto con la spada e con le armi e non con la dissimulazione e vigliaccheria degli altri per colpirti alla schiena. L’isis, assolve appieno quanto scritto in quelle pagine che il Mein Kampf di Hitler a confronto pare il Vangelo. Io invece che sottomesso e schiavizzato e convertito preferisco morire in battaglia. Voi meditate e scegliete morite come vi pare.

Armando Manocchia  @mail

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