Qualche giorno faâ ho segnalato come le masse di clandistini imbarcati dalla Libia non solo sono quasi tutti negri sub-sahariani (che Rai 3 continua a chiamare âsiriani in fuga dalla guerraâ) ; ma che alcuni di questi hanno raccontato allâinviato di Le Monde di essere stati presi per le strade libiche. Domanda: ci sono organizzazioni  in Libia che fanno incetta di negri per spedirceli?
Il dubbio è venuto anche allâottimo sito elvetico Les Observateurs. Che indica un possibile sospetto.
http://lesobservateurs.ch/2015/06/13/la-migration-est-elle-vraiment-le-fait-de-desesperes/
âSe credete ancora che la migrazione sia fatta di disperati â esordisce â ricredetevi. Eâ unâazione voluta e organizzata, fra gli altri, da ÂŤÂ Lâorganisation internationale pour les migrations  âŚâ.

Eâ questa una organizzazione intergovernativa che pare collegata alle Nazioni Unite. Andatene a vedere il sito, ed apprenderete cose interessati.
Direttore generale dellâOrganizzazione è un tal ambasciatore americano William Lacy Swing, che ha una carriera di diplomattico in paesi come la Nigeria. Costui è stato continuamente confermato e riconfermato a quella carica: è sulla poltrona dal 2008, e ci resterĂ fino al 2017 almeno (se non smetteranno di riconfermarlo). Manovra un budget di 1 miliardo e 675 milioni di dollari,  ha 8400 dipendenti presenti in oltre 100 paesi; il quartier generale è a Ginevra. Strano che di un simile titano, io non avessi mai sentito parlare, nè incontrato nelle aree di crisi che ho coperto qualcuno dei suoi agenti riconoscibili. Fra le cose che IOM faâ è âorganizzare elezioni per i rifugiati fuori dalla loro patria, per esempio in Afghanistan nel 2004 e le elezioni in Irak nel 2005â .
Quindi: ad occhio e croce è una delle benefiche entitĂ global-americane per lâespansione della demokrĂ tia  nei paesi dopo gli Usa li hanno devastati (pardon, volevo dire: aperti alla civiltĂ occidentale).
Lo IOM dichiara la sua missione senza giri di parole: âEâ impegnato al principio che una migrazione umana e ordinata fĂ bene ai migranti e alle societĂ â.
âIn unâepoca di mobilitĂ umana senza precedenti â c i istruisce â si constata che è particolarmente urgente far comprendere appieno i legami che esistono tra la migrazione e lo sviluppo, prendere misure pratiche perchĂŠ la migrazione serva di piĂš gli interessi dello sviluppo, ed elaborare soluzioni durevoli alle situazionbi migratorie che sollevano difficoltĂ . In questo campo, la filosofoia dello OIM è che le migrazioni internazionali, se gestite correttamente, contribuiscono alla crescita e alla prosperitĂ dei paesi dâirigine e di destinazione, e profittano agli immigrati stessiâ.
In base a questa bellissima convinzione che le migrazioni  in carrette del mare âfanno bene alle societĂ â dove arrivano, lo IOM si occupa, a quanto dichiara, di:
° Assistere i paesi ad essere pari alle crescenti sfide della gestione delle migrazioni.
° Far progredire  la comprensione delle questioni dellâimmigrazione.
° Incoraggiare lo sviluppo economico e sociale attraverso lâimmigrazione
° Sostenere la dignità umana e il benessere dei migranti.
Non so, ma ho lâimpressione che questa descrizione dei compiti dei missionari si possa tradurre  con la parola promozione.
Lo IOM âpromuoveâ le emigrazioni di massa. PerchĂŠ ha fede che queste  facciano bene allâeconomia delle societĂ che li ricevono, o ovviamente a quella globale. Eâ una tesi tipica del mondialismo dei poteri forti.
Siccome il benemerito ente dichiara ripetutamente di âassistere gli  Statiâ  in tutti i modi possibili per ingoiare i necessari milioni di clandestini (pardon: âmigrantiâ, è lo IOM che ha fatto circolare la parola  corretta che tutti i media ripetono), io credo che il nostro governo,  prima ancora che ai Kommissari Ue, dovrebbe bussare alla porta dello IOM. Lâindirizzo è:
17, Route des Morillons, CH-1211 Geneva
19, Switzerland
Tel: +41.22.717.9111
Eâ la porta giusta. Il signor ministro Alfano alzi il telefono e chieda assistenza allâambasciatore Swing e i suoi 8400 buoni samaritani, che fremono dal darci assistenza della loro competente filantropia. Non posso esserne certo perchĂŠ le pagine sulle riunioni e le decisioni sono segretate (pardon: âaccesso ristretto solo agli stati membriâ). LâItalia essendo stato membro, sicuramente saprĂ cosa ha deciso lo IOM nella consultazione informale del 16 giugno, che non è ancora avvenuta mentre scrivo..
Il sito è molto bello ed umano.
Pieno di foto di clandestini che scendono dai barconi a Lampedusa, che dormono alla Centrale di Milano o alla Tiburtina di Roma. Didascalia: âoltre 100 mila migranti salvati in mareâ: come se fossero stati Swing § gli ottomila suoi dipendenti a salvarli, e non  la marina italiota.
âCirca 102 mila migranti sono arrivati via mare in Europa questâanno, secondo lo IOM. Il numero è lievemente superiore a quello raggiunto nel 2014â.
Il grande contributo dellâambasciatore Lacy Swing, oggi direttore generale, sta in una frase che ha detto poco fa alla Conferenza dellâAsia Sud-Orientale:
âIl direttore generale dello IOM ha sfidato la comunitĂ globale a âconiugare il rompicapo di unâefficace gestione delle frontiere cone le migrazioni su larga scalaâ.
Illuminati dalla sua sentenza le diciamo grazie, ambasciatore!  Senza di lei non ci saremmo arrivati: è proprio un rompicapo! Conundrum, come dice lei!
Eâ una frase che per acutezza mentale, originalitĂ e impegno personale sta quasi alla pari con quella del nostro presidente della Rep, giĂ celebre per succosi moniti del genere. Grazie, ancora grazie.
Qualche suggerimento per risolvere il rompicapo no, vero? Ma  stimolati dalla sua alta intelligenza, il titolo del comunicato IOM che segue ci faâ venire unâidea. Il titolo: âLo IOM faâ appello per la raccolta di 80 milioni di dollari onde fornire sostegno alle famiglie di profughi sparse per lâIrak. Perchè, sapete, 3 milioni di iracheni sono stati cacciati dalle loro caso da conflitti violentiâ.
Quale sarĂ la causa di questi conflitti violenti, ambasciatore? ChissĂ .  Forse il Pentagono ne sa qualcosa. Forse i sauditi, i turchi e gli americani potrebbero smettere di fornire armamento ed assistenza dal cielo al Califfato da loro foraggiato? Eâ unâidea che ci è frullata per la testa cosĂŹ..Scusate.
Sarebbe bello sapere dallâambasciatore Lacy Swing o da uno dei suoi ottomila apostoli, qualche informazione in piĂš sulla enorme migrazione dallâAfrica nera verso la Libia, e poi da noi. Lui che ha passato una vita in Africa da diplomatico, avrĂ qualche opinione sul perchĂŠ essa è aumentata brutalmente â proprio dal 2008 â e con essa, aumentati gli annegamenti di massa? Una dinamica migratoria raggiunge simili picchi solo se un evento catastrofico la giustifica, come appunto guerre, carestie, genocidi. Ne sa qualcosa?  Non ci sarĂ per caso, in quei paesi, una certa âpromozioneâ dellâesodo? Nella convinzione che faâ bene allâeconomia globale?
Le motivazioni di una tale promozione tendono a sfuggirci. a meno che non sia nel titolo di unâaltra informazione del sito:
âSette miliardi di sogni, un solo pianeta. Consumiamo con moderazione â Giornata mondiale dellâambiente 2015â.
Ecco qui. Siamo in troppi: sette miliardi, su un solo pianeta. Le barcate di clandestini possono convincerci meglio che siamo in troppi in questo solo pianeta, che la popolazione vaâ un poâ accorciata.
Che bontĂ , ambassador!
