Argentina: Corte Suprema Usa rigetta il ricorso; rischio nuovo default

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19 giugno – La decisione della Corte Suprema Usa di non esaminare l’appello presentato dal governo argentino nella sua battaglia contro i grandi hedge fund americani, che hanno rifiutato la rinegoziazione del debito, spinge di nuovo Buenos Aires sull’orlo di un nuovo default.
I 9 giudici di Washington hanno quindi lasciato pieno vigore alla sentenza di una corte inferiore che obbliga l’Argentina a pagare 1,33 miliardi di dollari ai fondi che non hanno aderito al piano di ristrutturazione del debito, che vide nel biennio 2001-2002 Bueanos Aires schiacciata sotto una montagna di 100 miliardi di dollari che non era piu’ in grado di ripagare.
Il problema per l’Argentina e’ che questa decisione della Corte Suprema Usa potrebbe aprire la strada a decine di altre cause di titolari di bond di Buenos Aires, che si calcola posseggano ancora titoli per 15 miliardi di dollari. Somma che rischia di mettere di nuovo in ginocchio il Paese. La scadenza, salvo sorprese, dei pagamenti e’ il 30 giugno.

L’Argentina ha minacciato il default sul debito pubblico: il governo ha definito “impossibile” il pagamento dei titoli in scadenza il 30 giugno prossimo, dopo la decisione della Corte d’appello statunitense, che non ha accolto l’appello dell’Argentina contro i fondi che si sono rifiutati di prendere parte alla ristrutturazione, dopo il default del 2002. Secondo il ministro dell’Economia argentino, la Corte d’appello Usa dimostra la mancanza di volonta’ a negoziare a condizioni diverse da quelle stabilite nella sentenza del giudice Griesa. agi

 

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