Superamento dei campi sosta di grandi dimensioni, tutela della salute, sostegno al conseguimento dell’obbligo scolastico e all’inserimento lavorativo. Sono, in estrema sintesi, alcuni degli obiettivi del progetto di legge d’iniziativa della Giunta per l’inclusione sociale di Rom e Sinti, che recepisce la Strategia europea per l’integrazione di queste popolazioni e che andrà a sostituire – una volta approvata in Assemblea – la precedente legge regionale (la 47 del 1988).
Il filo conduttore è un nuovo patto tra diritti e doveri delle comunità interessate (lo 0,06% della popolazione complessiva dell’Emilia-Romagna): si supera l’approccio dei campi grandi a favore di altre soluzioni abitative, come alloggi sul mercato, alloggi popolari in presenza dei requisiti, micro-aree pubbliche e private autofinanziate dai nuclei che si insediano.

Il progetto di legge
Dopo aver stabilito (all’articolo 2) gli elementi essenziali della Strategia regionale per l’inclusione di Rom e Sinti (che verrà approvato dopo l’Assemblea con un atto di Giunta), con l’articolo 3 si entra nel merito del primo degli assi prioritari per l’inclusione di queste comunità , quello dell’abitare, e viene stabilita la necessità di un superamento dei campi sosta di grandi dimensioni che presentano oggi condizioni inaccettabili di igiene e sicurezza.
Si indica quindi la promozione e la sperimentazione di soluzioni insediative innovative di interesse pubblico, come le microaree familiari, pubbliche e private, rimandando la disciplina tecnica a uno specifico atto della Giunta, da adottare d’intesa con gli enti locali in sede di Consiglio delle Autonomie locali (è fissato il rispetto dei requisiti inderogabili quali la salubrità , l’igiene, la sicurezza, l’accessibilità , l’integrazione e delle prescrizioni urbanistiche ed edilizie). E’ previsto il ricorso a forme abitative tradizionali, anche attraverso l’attivazione delle forme di sostegno all’accesso già preventivate per tutti i cittadini, e il sostegno a iniziative anche sperimentali di autocostruzione e auto recupero.
Nell’articolo sono raccolti anche i profili essenziali della disciplina urbanistica ed edilizia delle microaree familiari, che dovranno essere articolati dall’atto regionale e dalla pianificazione comunale. L’articolo 4 fissa principi e obiettivi della tutela della salute: richiama la priorità stabilita dalla Regione sulla promozione dell’educazione alla salute e l’adozione di stili di vita sani, e ribadisce la garanzia di accesso alle prestazioni sanitarie previste per tutti i cittadini.
L’articolo 5 definisce principi e obiettivi in tema di educazione, istruzione, lavoro e formazione professionale, fissa il principio generale della parità di accesso a tutti i livelli educativi, scolastici e della formazione, e dei servizi e delle politiche attive per il lavoro. Conferma inoltre il sostegno regionale al conseguimento del successo scolastico e formativo e all’inserimento lavorativo.
