Anno dopo anno, le luminarie di Natale continuano a regalare polemiche da parte di chi cerca di trovare il fascismo anche in una semplice stringa di luci
di Francersca Galici – Le luminarie “Xmas” nel nostro Paese vengono viste come il male assoluto come dimostra l’ennesima richiesta di rimozione che, stavolta, arriva dalla Calabria e nello specifico da Belvedere Marittimo in provincia di Cosenza. A sollevare la solita polemica è la sezione “Giacomo Matteotti†del Tirreno dell’Anpi che, in una lettera indirizzata al prefetto e, per conoscenza al viceprefetto e al comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, scrive che in relazione a quella luminaria “si tratta del simbolo della Decima Flottiglia MAS, una sanguinaria banda paramilitare fascista, organica alla Repubblica Sociale Italiana di Salò e all’esercito nazista di occupazione”.
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Secondo l’Anpi sarebbe una “inaccettabile apologia del fascismo” e “un pericolo per l’ordine pubblico, perché incoraggia la propaganda razzista insita nell’ideologia fascista”. Eppure, tradizionalmente, “Xmas” è una banale abbreviazione della parola inglese “Christmas”, che si usa da sempre nel periodo delle feste, si trova nei libri e in qualunque altro supporto, anche luminoso, inerente il Natale.
“Desidero affermare in modo chiaro, netto e inequivocabile che l’installazione della scritta luminosa ‘XMAS’ non ha mai avuto, né direttamente né indirettamente, alcuna intenzione di richiamare ideologie, simboli o vicende storiche, né tantomeno di natura politica”, ha dichiarato Marco Carrozzino, assessore al Turismo di Belvedere Marittimo, respingendo le accuse dell’Anpi.
“Il Natale, per questa Amministrazione, rappresenta un momento di comunità , condivisione e serenità , e gli allestimenti realizzati avevano l’unico obiettivo di rendere il paese accogliente e vivo per cittadini e visitatori. Confidiamo che questo chiarimento contribuisca a riportare il confronto su un piano di serenità e responsabilità , nel rispetto delle istituzioni e delle diverse sensibilità ”, è la conclusione dell’assessore. Nel 2025 si assiste ancora a polemiche di questo genere, a tentativi estremi di inserire il fascismo anche in una banale luminaria decorativa cittadina.
Non è certo il primo caso quest’anno ma ogni anno stupisce l’insistenza di chi pretende di legare un significato politico a un arredo urbano. Dal Comune di Belvedere Marittimo l’intenzione non sembra essere quella di rimuovere la luminaria come, invece, è stato fatto altrove.
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