Bologna si conferma tra le città italiane più esposte alla microcriminalità di strada
Secondo i dati del Ministero dell’Interno, elaborati dal Sole 24 Ore, il 2024 ha registrato un aumento complessivo dei delitti commessi e denunciati in Italia: 2,38 milioni in tutto, pari a +1,7% rispetto al 2023 e +3,4% rispetto al 2019. Il fenomeno colpisce soprattutto le grandi aree metropolitane, dove si concentra la maggior parte dei reati di strada — dai furti alle rapine, fino alle aggressioni e ai reati contro la persona. Accanto a Milano, Roma e Firenze, anche Bologna, Rimini e Torino si collocano tra i territori più vulnerabili.
Furti in aumento, soprattutto in abitazione
Il capitolo più pesante resta quello dei furti, che nel 2024 hanno superato il milione di denunce in Italia. L’incremento è del 3% su base annua e riguarda tutte le principali tipologie di reato predatorio. Nel dettaglio, i furti in abitazione sono cresciuti del 4,9%, quelli di autovetture del 2,3%, mentre scippi e borseggi (furti con strappo e con destrezza) sono saliti rispettivamente dell’1,7% e dello 0,6%.
A Bologna — come in altre grandi città italiane — il fenomeno è acuito dal continuo movimento di studenti, pendolari e turisti, che ogni giorno popolano la città e rendono più complesso il lavoro di prevenzione delle forze dell’ordine.
Le aree più esposte restano la stazione centrale, il centro storico, la zona universitaria e i quartieri ad alta densità abitativa, dove la presenza di persone in transito è costante.
Più rapine, stupefacenti e violenze sessuali
Non solo furti. L’aumento della criminalità riguarda anche altri reati di strada.
Nel 2024 le rapine sono cresciute dell’1,8%, i reati legati agli stupefacenti del 3,9%, e le violenze sessuali hanno registrato un balzo del 7,5% rispetto all’anno precedente.
Anche le lesioni dolose sono in aumento (+5,8%), insieme ai danneggiamenti (+1,6%).
 In controtendenza, invece, i reati di contrabbando (-38%), incendi (-5,3%) e truffe informatiche (-6,5%), che per anni avevano seguito la spinta della digitalizzazione post-pandemica.
Sempre più minori e stranieri tra gli arrestati
Un altro dato che preoccupa riguarda la composizione sociale della criminalità .
Nel 2024 in Italia sono state denunciate o arrestate 828.714 persone, il 4% in più rispetto al 2023.
Tra queste 38.247 sono minori, con un incremento del 16% in un solo anno e del 30% rispetto al periodo pre-Covid, 287.396 sono stranieri, in crescita dell’8,1% rispetto al 2019.
Il Viminale segnala che uno su quattro tra gli arrestati per rapina in pubblica via è minorenne, mentre per i reati predatori come borseggi e scippi l’incidenza degli stranieri supera il 60%.
Bologna tra le città più colpite
Secondo l’Indice della Criminalità 2024 del Sole 24 Ore, Bologna si colloca subito dopo Milano, Firenze e Roma tra le città con il più alto numero di denunce di reato per abitante.
Una posizione dovuta in parte alla sua natura di città universitaria e metropolitana, attraversata ogni giorno da migliaia di persone tra residenti, studenti e visitatori.
Negli ultimi anni l’amministrazione comunale ha intensificato la collaborazione tra Polizia Locale, Carabinieri e Questura, investendo su videosorveglianza, presidi mobili e controlli mirati nelle zone più sensibili.
Nonostante gli sforzi, la microcriminalità diffusa resta una delle principali preoccupazioni per i bolognesi, insieme al degrado urbano e alla sicurezza notturna.
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