L’istruzione obbligatoria (che in otto decenni avrebbe dovuto chiudere tutte le galere) sta facendo miracoli alla rovescia
di Franco Luceri – Nella millenaria civiltà contadina, per il nascente mondo della cultura non sarà stato facile procurarsi cervelli da formare e informare.
Ma da quando Victor Hugo ha convinto l’umanità che “chi apre la porta di una scuola chiude una prigione”, ai prof. il lavoro si moltiplica, ai secondini straripa, e non se la passano male nemmeno guerrafondai, Generali, strozzini e becchini.
In Italia, l’istruzione obbligatoria (che in otto decenni avrebbe dovuto chiudere tutte le galere) sta facendo miracoli alla rovescia. Se non fossimo poveri di galere, ora ci servirebbero più secondini che professori.
Scuole e redazioni, reali e virtuali, spuntano ovunque come funghi, ma le galere scoppiano invece di svuotarsi.
Il mondo della cultura “promette di correggere l’uomo”, ma la bestialità dell’egoismo e della sopraffazione continua a mietere vittime e uccide la pace.
Il bullismo dilaga anche nelle aule scolastiche e le bande di minorenni violenti o assassini non mancano.
Ma tranquilli; da qualche anno, la montagna della cultura ha partorito un topolino: “nell’officina meccanica de l’intelligenza artificiale”, sono già attrezzati per riavvitare tutti i cervelli che per sbaglio l’intelligenza naturale ha “svitato” o “sbullonato”.
Nessun intellettuale ha mai tentato di capire se il costo di vite umane immolate sull’altare del “fallibile sapere umano“, è stato produttivo o distruttivo come in Italia, dove crescono al pari di gramigna: omicidi di tutte le razze, persino fra consanguinei, crollo demografico, criminalità a tutti i livelli e a 360 gradi, collasso del sistema economico, devastazione ambientale e debito pubblico ingovernabile. E nel mondo, con le guerre genocide, sta andando “alla grande“. Da un’opera Divina, quale era l’uomo analfabeta, straripante di santi, poeti, navigatori, eroi e geni, ne hanno ricavato una macchina di devastazione familiare, sociale, politica, economica, finanziaria e ambientale.
I produttori e venditori di “parole che piacciono ma non salvano”, direbbe Baudelaire, dovrebbero vendere le loro mercanzie pedagogiche, giuridiche e finanziarie, (come fossero medicine) corredate di “bugiardone“, in modo che i cosiddetti “cittadini sovrani” sappiano in anticipo quali e quanti danni subiranno da somari, e abbiano il tempo di rassegnarsi o levare il disturbo.
Intanto, con queste parole, gli addetti ai lavori ci confermano che stanno lavorando per noi: “cerchiamo di capire cosa non ha funzionato“.
E aspettando che i potenti capiscano un modo meno scandaloso per governarci, credo che a fare la differenza, in ogni tempo e in ogni luogo, con o senza istruzione, denaro o potere sia sempre e solo la qualità morale dell’UOMO. La cultura e la legge, in mano a chi ha un sacro rispetto delle LEGGI MORALI, sono la migliore arma per salvare POPOLI e STATI.
Altrimenti il “sapere umano“, spacciato come sorgente inarrestabile di miracoli, ma puntualmente avvelenato dall’egoismo, finisce per diventare più devastante de l’intero arsenale atomico mondiale.

