Sconfitta Marche, Schlein: “avanti con la coalizione progressista”

Pd, Elly Schlein

Il ‘sorpasso’ non riesce, la speranza del centrosinistra di vincere le regionali e partire in vantaggio nella volata per le politiche sfuma nelle Marche, dove il presidente uscente Francesco Acquaroli riesce per la seconda volta consecutiva a vincere in quella che per anni è stata una roccaforte progressista. Matteo Ricci non ce la fa, nonostante sia riuscito a raccogliere oltre 40mila voti in più rispetto alla coalizione che lo sosteneva.

Non c’è “l’effetto Gaza” che più di un dirigente Pd aveva sperato, non paga nemmeno il paziente lavoro di tessitura di Elly Schlein che ha portato all’alleanza più larga possibile (Calenda a parte), nelle Marche come nelle altre regioni. Il centrodestra si conferma avversario duro e la priorità per il vertice Pd, ora, è evitare contraccolpi sulla linea politica seguita fin qui.

E’ significativo il commento di Elly Schlein: “Sapevamo che non sarebbe stato facile nelle Marche”, premette. Quindi: “Ci aspettano altre cinque regioni al voto fino alla fine di novembre e il nostro impegno unitario con la coalizione progressista al fianco dei nostri candidati continua con grande determinazione”.

La segretaria sa bene che il rapporto preferenziale con M5s e Avs e lo spostamento a sinistra dell’asse del partito sta mandando in fibrillazione la minoranza interna e non è un caso che il messaggio che viene mandato subito è: la linea non cambia. Igor Taruffi, responsabile organizzazione e fedelissimo della leader, è ancora più esplicito: “Noi pensiamo che l’alleanza larga che abbiamo messo in campo nelle Marche e in tutte le altre regioni italiane debba ovviamente continuare”.  ASKANEWS

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