Ha patteggiato una condanna di due anni e dieci mesi Aboubakar Traoré, il 28enne originario del Mali che lo scorso 20 agosto ha appiccato il fuoco a Malpensa danneggiando a colpi di martello i check in del Terminal 1 dell’aeroporto e finendo per essere arrestato per danneggiamento dopo aver seminato il panico trai passeggeri. La sentenza è stata ratificata ieri in Tribunale a Buso Arsizio. L’uomo per ora resterà in carcere.
La condanna è arrivata sulla base dell’evidenza di testimonianze, filmati e verbali di polizia e vigili del fuoco che individuano chiaramente le responsabilità del giovane. Traoré – in Italia regolarmente e con un lavoro come addetto alle pulizie e che il giorno prima della violenza a Malpensa aveva infranto una vetrina a Milano – ha ribadito al termine dell’udienza di aver agito per “vendetta”.
Il 16 agosto l’uomo aveva tentato di partire da Malpensa per l’Arabia Saudita con un passaporto giudicato falso dalle autorità . Documento respinto e imbarco negato, di qui sarebbe nata la volontà di vendicarsi. In aula era presente anche Mahamoud Idrissa Boune, il presidente dell’associazione dei Maliani in Italia, che si è messo a disposizione per accompagnare l’uomo in un centro di riabilitazione nel corso dell’espiazione della pena, perché possa curare i suoi problemi e reinserirsi. “Se si tratta di un maliano noi faremo di tutto per sostenerlo e dare aiuto“, ha spiegato. (ANSA).

