VerrĂ aperta per la prima volta in 15 anni una nuova miniera d’oro sotterranea in Sudafrica, un evento ormai raro per un Paese che un tempo era il maggiore produttore mondiale del metallo. Lo riporta Bloomberg.
La societĂ West Wits Mining, quotata in Australia, prevede di avviare la produzione il prossimo anno presso il sito Qala Shallows, situato nella periferia occidentale di Johannesburg — cittĂ fondata durante la corsa all’oro seguita alla scoperta del giacimento di Witwatersrand negli anni 1880.
Durante i tre anni di costruzione, l’azienda estrarrĂ minerale con l’intento di sfruttare i prezzi record dell’oro.
L’investimento da 90 milioni di dollari da parte di West Wits darĂ vita a una miniera con una produzione annua modesta di 70.000 once, ma rappresenta un segnale positivo per il settore aurifero sudafricano. Dopo decenni al vertice delle classifiche globali, la produzione sudafricana è diminuita di oltre il 70% negli ultimi 20 anni, a causa delle difficoltĂ operative e dei costi elevati delle miniere profonde, che faticano a competere con altri Paesi produttori.
Attualmente, l’industria aurifera sudafricana impiega meno di 90.000 persone, meno di un quinto rispetto agli anni ’80, quando il settore era un pilastro dell’economia dell’apartheid.
La miniera Qala Shallows raggiungerĂ una profonditĂ massima di 850 metri, molto inferiore rispetto ad altre miniere sudafricane che estraggono oro da oltre 3 chilometri sotto terra.
Altre aziende si concentrano sul recupero dell’oro dai numerosi cumuli di scarti minerari che costellano il bacino di Witwatersrand, oppure puntano a riavviare operazioni sotterranee abbandonate. Secondo gli studi di fattibilitĂ , Qala Shallows, che rappresenta una sezione precedentemente non sfruttata di una concessione chiusa nel 2000 dopo oltre un secolo di attivitĂ , è destinata a generare 2,7 miliardi di dollari in 17 anni, con costi inferiori a 1.300 dollari per oncia. ANSA

