Trump: “difficile chiedere a Israele di fermarsi mentre vince”

Donald Trump

Tra Israele e la Repubblica islamica continuano a piovere missili

“Teheran è disponibile a proseguire il dialogo con l’Ue”, ha detto venerdì il ministro degli Esteri iraniano Araghchi dopo aver incontrato nella città svizzera i colleghi di Francia, Germania, Gran Bretagna (il cosiddetto gruppo E3) e l’alto rappresentante Ue Kallas. Gli ayatollah sarebbero pronti a negoziare “limiti” ai programmi di arricchimento dell’uranio mentre la proposta degli europei va oltre il nucleare e tocca anche lo stop al sostegno militare di Teheran alla Russia e a gruppi terroristici come Hamas

Gelo di Trump. “È improbabile che gli europei possano essere d’aiuto nel porre fine alla guerra, difficile chiedere a Israele di fermare i raid sull’Iran mentre vince”, ha commentato il presidente Usa, dicendo che due settimane è il tempo massimo per decidere se intervenire o meno.

Iran, ministro degli Esteri: colloqui con Usa? Non sappiamo se fidarci

Le autorità iraniane “non sono sicure di potersi fidare” degli Stati Uniti in caso di ripresa dei colloqui diplomatici, dopo che Israele ha dato il via ai suoi attacchi contro il Paese pochi giorni prima di un nuovo round di negoziati inizialmente previsto tra Teheran e Washington. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in una intervista con l’emittente “Nbc News”.

Interpellato sulla possibilità di un accordo con gli Usa entro il termine di due settimane stabilito dal presidente Donald Trump, il capo della diplomazia di Teheran ha affermato che starà all’amministrazione statunitense “mostrare determinazione per raggiungere una soluzione negoziata”, aggiungendo che le autorità di Washington potrebbero anche non essere “realmente” interessate a un approccio diplomatico, e che potrebbero avere sfruttato i colloqui con l’Iran come “copertura” per l’attacco di Israele.  tgcom24.mediaset.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *