De Lorenzo, lo scandalo del vaccino antiepatite B

PIAZZA LIBERTA' Manocchia

De Lorenzo, lo scandalo del vaccino antiepatite B

PIAZZA LIBERTÀ, il programma di informazione e approfondimento ideato e condotto da Armando Manocchia, ritorna questa sera, sabato 14 giugno 2025 alle 20,30 sul canale https://rumble.com/c/PiazzaLiberta

Francesco De Lorenzo, 87 anni, è l’ex ministro della Salute, finito in carcere oltre trent’anni fa con l’accusa di aver intascato una mazzetta di 7 miliardi di lire dalle aziende farmaceutiche, e riabilitato dal Tribunale di Sorveglianza di Roma lo scorso 18 luglio, in base una delibera del 2015 a firma di Laura Boldrini delibera che impone la restituzione del vitalizio in caso di riabilitazione. Dopo la riabilitazione dal Tribunale di Sorveglianza di Roma, gli è stato riassegnato  il vitalizio all’unanimità dall’Aula della Camera.

Per chi non era ancora nato e per coloro che hanno amnesie politiche conclamate, ricordiamo che De Lorenzo fu arrestato nel 1994 nella bufera di “Mani pulite” con accuse che andavano dall’associazione per delinquere alla corruzione, dal finanziamento illecito dei partiti alle false fatturazioni, vicende che in Italia non indignano più nessuno, anzi, fanno curriculum.

La condanna è una minuzia in relazione ai danni subiti dai bambini a causa del vaccino antiepatite B che De Lorenzo ha reso obbligatorio il 16.6. 1991 e che tuttora viene iniettato ai bambini.
Non dimentichiamo che l’ex ministro, emanò anche una circolare ministeriale (la n. 9 del 1991) nella quale – in barba alla legge 531 del 29 XII 1987 che obbliga il medico a segnalare alla propria Asl effetti avversi – egli raccomandava ai medici di non notificare i danni da vaccino.

Nessuna indagine, nessuno ha verificato se vi sia stata una relazione diretta o indiretta tra il Presidente della Smith- Kline, produttrice del vaccino Engerix B, che avrebbe versato per sua stessa ammissione 600 milioni di lire al Ministro De Lorenzo e la proposta da parte del Ministro della Sanità di adottare una legge per rendere obbligatoria la vaccinazione antiepatite B che continua a mietere piccole vittime innocenti.