Netanyahu: “cerchiamo Paesi che accolgano i residenti di Gaza”

Benjamin Netanyahu

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che l’esercito israeliano entrerà con tutta la sua forza nella Striscia di Gaza nei prossimi giorni

Il premier ha inoltre dichiarato di non vedere uno scenario in cui la guerra contro Hamas possa concludersi, aggiungendo: “Nei prossimi giorni concluderemo l’operazione e distruggeremo Hamas. Nessuna marcia indietro”.Le parole di Netanyahu confermano l’escalation militare in corso e anticipano nuove operazioni su larga scala, alimentando la tensione nella regione.

Netanyahu: “Al lavoro per cercare paesi che accolgano i gazawi”

Israele sta lavorando per trovare Paesi disposti ad accettare i residenti di Gaza: lo ha detto Benyamin Netanyahu, come ha riferito il suo ufficio. “Abbiamo creato un istituto che permetterà loro di andarsene, ma abbiamo bisogno di Paesi disposti ad accoglierli. È su questo che stiamo lavorando in questo momento”, ha detto Netanyahu a un gruppo di soldati feriti in azione durante un incontro ieri nel suo ufficio, si legge nella dichiarazione. Il premier stima stima che “oltre il 50% se ne andrà” se ne avrà la possibilità.

L’Unrwa accusa Israele: “La fame usata come arma di guerra a Gaza”

L’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha accusato Israele di utilizzare la fame come arma di guerra. Secondo il commissario generale Philippe Lazzarini, lo Stato ebraico starebbe impedendo alla popolazione palestinese di accedere a cibo, medicinali e altri beni umanitari essenziali.

In un’intervista alla BBC, Lazzarini ha parlato di una situazione catastrofica: “La miseria e la tragedia che colpiscono Gaza sono indescrivibili. La fame si sta diffondendo e la popolazione è allo stremo”. Il commissario ha inoltre lanciato un allarme: “Senza aiuti, la gente non morirà solo per i bombardamenti, ma anche per fame”.

“Crimine di guerra in corso”

Lazzarini non ha dubbi nel definire quanto sta accadendo: “Quello che abbiamo visto negli ultimi mesi, e in particolare negli ultimi due, è un crimine di guerra. Gli aiuti umanitari vengono strumentalizzati per fini politici e militari”.Il capo dell’Unrwa ha anche respinto le accuse mosse da Israele contro l’agenzia e contro di lui. Ha precisato che sono stati sospesi 19 membri dello staff dopo indagini interne, ma che, nonostante le centinaia di accuse ricevute da Israele, non sono mai arrivate prove concrete: “Siamo un’organizzazione che si basa su regole e chiediamo sempre informazioni documentate. Non le abbiamo mai ricevute”.
https://notizie.tiscali.it – foto ANSA

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