Le ferite riportate dalla donna hanno richiesto una prognosi iniziale di 30 giorni per traumi multipli, frattura del naso e trauma cranico
Il 9 maggio 2025, su delega della Procura della Repubblica di Modena, i Carabinieri della Compagnia di Modena hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo di 41 anni, originario della Repubblica Dominicana, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena su richiesta del Pubblico Ministero. L’uomo è indagato per gravissimi reati: lesioni personali aggravate dall’uso di armi, rapina aggravata, atti persecutori e sequestro di persona.
Le indagini
L’indagine ha avuto origine da una brutale vicenda avvenuta pochi giorni prima, il 4 maggio, quando l’uomo ha sequestrato la compagna al culmine di una lunga serie di comportamenti persecutori. Dopo averle sottratto documenti e cellulare, l’ha costretta a salire in auto per un lungo giro in campagna, durante il quale l’ha minacciata di morte, per poi rinchiuderla nella sua abitazione, serrando a chiave una stanza.
Per due giorni la vittima è rimasta segregata, sotto costante sorveglianza, in condizioni disumane: costretta a usare una scodella come toilette, è stata selvaggiamente picchiata con il dorso di un machete e il manico di una katana, morsa, umiliata e privata di ciocche di capelli. Le ferite riportate hanno richiesto una prognosi iniziale di 30 giorni per traumi multipli, frattura del naso e trauma cranico.
Il 6 maggio, approfittando del sonno del suo aguzzino, la donna è riuscita a sottrargli le chiavi, ha recuperato il cellulare nascosto sotto un materasso ed è fuggita, trovando aiuto in un’amica che l’ha accompagnata in ospedale. Il pronto soccorso ha immediatamente allertato i Carabinieri, che hanno avviato indagini rapide e mirate, raccogliendo prove decisive che hanno portato all’immediata richiesta e concessione della misura cautelare.
Il soggetto è attualmente detenuto in carcere in attesa dell’evoluzione del procedimento penale.
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