Effetto cantieri, commercianti di Bologna protestano: “Cali di fatturato del 50%, chiediamo ristori adeguati”
Provocazione contro l’effetto cantieri: esercenti e attivisti di “Una Bologna che cambia” (Ubcc) si sono riuniti sotto il voltone di Palazzo d’Accursio per consegnare simbolicamente al sindaco Matteo Lepore un assegno falso da un milione di euro e le chiavi delle loro attivitĂ . “Questa è l’ennesima manifestazione che organizziamo per difendere i diritti violati dal Comune di Bologna nei confronti degli esercenti del centro storico, della Bolognina e di Borgo Panigale”, spiega l’organizzatore ed esponente del movimento, Giorgio Gorza.
“I cantieri – continua Gorza – stanno causando un calo del 50% del fatturato delle attivitĂ commerciali e il 40% dei negozi del centro storico chiuderĂ entro marzo 2025. La situazione è quasi irrimediabile e il Comune deve intervenire”. Secondo Alessandro Guidetti, anche lui rappresentante di Ubcc e commerciante, i “rimborsi” dell’amministrazione “non sono sufficienti” e rischiano di “portare alla chiusura per volontĂ della giunta”.
“Ho parlato anche con il sindaco, ma purtroppo non ho ricevuto risposta” dichiara Matteo Di Benedetto, consigliere comunale della Lega in un suo intervento. “Invito quindi – prosegue l’esponente del Carroccio – il sindaco e la maggioranza in consiglio comunale a chiedere scusa e ad assumersi le proprie responsabilitĂ , poichĂ© da anni chiediamo l’istituzione di un fondo per compensare le perdite subite dagli esercenti e prevenire questo disastro annunciato”.
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Alla protesta erano presenti anche diversi esponenti politici, tra cui Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega, Fabio Battistini, ex candidato sindaco e fondatore di “Bologna ci piace”, Cristiano Di Martino, segretario cittadino della Lega Bologna, e Mirko De Carli, consigliere nazionale del Popolo della Famiglia.
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