“E’ nostro dovere rispettare il diritto di ogni essere umano di trovare un luogo dove poter non solo soddisfare i suoi bisogni primari e quelli della sua famiglia, ma anche realizzarsi pienamente come persona”, afferma papa Francesco in ‘Fratelli tutti’, nel quarto capitolo “Un cuore aperto al mondo intero”. “Certo – concede -, l’ideale sarebbe evitare le migrazioni non necessarie e a tale scopo la strada è creare nei Paesi di origine la possibilitĂ concreta di vivere e di crescere con dignitĂ , così che si possano trovare lì le condizioni per il proprio sviluppo integrale”.
Il Papa indica “alcune risposte indispensabili, soprattutto nei confronti di coloro che fuggono da gravi crisi umanitarie”. Per esempio: “incrementare e semplificare la concessione di visti; adottare programmi di patrocinio privato e comunitario; aprire corridoi umanitari per i rifugiati piĂą vulnerabili; offrire un alloggio adeguato e decoroso; garantire la sicurezza personale e l’accesso ai servizi essenziali; assicurare un’adeguata assistenza consolare, il diritto ad avere sempre con sĂ© i documenti personali di identitĂ , un accesso imparziale alla giustizia, la possibilitĂ di aprire conti bancari e la garanzia del necessario per la sussistenza vitale; dare loro libertĂ di movimento e possibilitĂ di lavorare; proteggere i minorenni e assicurare ad essi l’accesso regolare all’educazione; prevedere programmi di custodia temporanea o di accoglienza; garantire la libertĂ religiosa; promuovere il loro inserimento sociale; favorire il ricongiungimento familiare e preparare le comunitĂ locali ai processi di integrazione”.
Per quanti sono arrivati giĂ da tempo e sono inseriti nel tessuto sociale, osserva, “è importante applicare il concetto di ‘cittadinanza’, che ‘si basa sull’eguaglianza dei diritti e dei doveri sotto la cui ombra tutti godono della giustizia. Per questo è necessario impegnarsi per stabilire nelle nostre societĂ il concetto della piena cittadinanza e rinunciare all’uso discriminatorio del termine minoranze, che porta con sĂ© i semi del sentirsi isolati e dell’inferioritĂ ; esso prepara il terreno alle ostilitĂ e alla discordia e sottrae le conquiste e i diritti religiosi e civili di alcuni cittadini discriminandoli'”. ANSA

