Sarà escluso dalle gare chi non ha pagato tasse e contributi previdenziali. È una delle novità del decreto sblocca cantieri approvato giovedì in Consiglio dei ministri, riunito a Reggio Calabria, a quasi un mese di distanza dalla prima approvazione “salvo inteseâ€.
La seconda deliberazione era stata assicurata martedì scorso dal premier Giuseppe Conte al presidente Sergio Mattarella. Il capo dello Stato ha firmato già in serata il provvedimento, che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 aprile con il numero 32.
Un giro di vite – scrive il Sole24ore – in chiave anti-evasori: un operatore economico può essere escluso dalla partecipazione a una gara «se la stazione appaltante è a conoscenza e può adeguatamente dimostrare che lo stesso non ha ottemperato agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse o dei contributi previdenziali non definitivamente accertati». Un comma che non si applica se l’operatore si è impegnato «in modo vincolante» a pagarli, compresi eventuali interessi o multe, o quando il debito si sia comunque estinto prima della scadenza del termine di presentazione delle domande.

