Che fosse ossessionata lo sapevamo. Ma non fino a questo punto. A Laura Boldrini non è andato proprio giù quel «Bella Ciao» con cui Il Tempo ha salutato il suo addio allo scranno più alto della Camera. La «presidente partigiana» continua a dividere il mondo tra buoni e cattivi. Anzi, tra «antifascisti» e «fascisti».
Neanche la sonora bocciatura degli elettori – scrive Il Tempo – l’ha convinta a farla finita con questa crociata fuori stagione. Chi ha l’ardire di contraddirla, di sottolineare i continui sconfinamenti di campo della Terza carica dello Stato, di criticare la sua retorica sull’immigrazione, di dissentire dal Ministero boldriniano della Verità , viene etichettato come «fascista» del nuovo millennio. Ora apprendiamo che anche il nostro giornale rientra in questa categoria…
