Il âripristino della legalitĂ â, a discapito di tutto, anche delle sorti di una bambina di undici anni, gravemente invalida, e della sua famiglia.
Ă questa la âmoraleâ â da leggersi come ennesima doccia fredda â con cui il papĂ di quella bambina, Emmanuel Mariani, ha dovuto fare i conti. Proprio oggi, infatti, lâUfficio per le Politiche Abitative di Roma Capitale gli ha notificato lâannullamento del provvedimento di assegnazione dellâalloggio popolare in cui vive dal 2006.
A nulla sono valsi gli appelli, le fiaccolate e lâinteressamento dellâassessore al Bilancio e al Patrimonio Andrea Mazillo. Maria Noemi dovrĂ â come dice il gergo delle carte â ârilasciare il beneâ, ovvero lasciare quellâappartamento in via Pinelli, a Roma, ricompreso nellâelenco delle 306 assegnazioni ritenute illegittime dalla Magistratura penale. E questo, precisa il provvedimento capitolino, si coniugherebbe con âla necessitĂ del ripristino della legalitĂ â cosĂŹ da scongiurare âulteriori danni alla collettivitĂ â.
Roma, prioritĂ della Giunta Raggi: superamento dei campi nomadi
Emmanuel Mariani, al telefono con Il Giornale, si definisce âvittima di uno stillicidioâ che si somma senza alcuna clemenza alla difficile condizione di genitore di una figlia affetta da handicap. PiĂš di dieci anni fa, infatti, ottiene lâalloggio Erp non perchĂŠ inserito nella graduatoria generale ma in ragione della patologia di Maria Noemi. Unâassegnazione âextra ordinemâ che â come si scoprirĂ solo lo scorso ottobre â è stata effettuata in via discrezionale e non è quindi suscettibile di convalida. Poco importa se il signor Mariani era allâoscuro della discrezionalitĂ usata dai dirigenti di allora. E non importa neanche che la piccola Maria Noemi non sia in grado di lasciare la sua casa perchĂŠ le sue condizioni potrebbero peggiorare.
Infatti, come spiega il papĂ di Maria Noemi a Il Giornale, âmia figlia è attaccata ad un macchinario e tracheotomizzata, è delicatissima, spostarla significherebbe esporla ad uno stress e dei rischi enormiâ. âCambiare casa â prosegue Mariani â significherebbe anche perdere il piano di assistenza domiciliare e ricominciare a lottare rinunciando a tutto quello ho conquistato sinoraâ. Non si dĂ pace Emmanuel, non trova risposte, si fa mille domande: âForse il Comune non si rende conto di come sta mia figlia? Come è possibile che non esista una via dâuscita? Perchè Virginia Raggi non viene a trovarmi a casa?â, ribadisce Emmanuel che ha giĂ piĂš volte chiesto un incontro con la sindaca.
Elena Barlozzari – – IL GIORNALE

