CASERTA – Mohamed Kamel Eddine Khemiri, tunisino di 41 anni residente a San Marcellino in provincia di Caserta, è in carcere da agosto: è accusato di aver procurato documenti falsi ai migranti clandestini. E non solo: il signore ha nitidamente ammesso la sua adesione all’Isis. Come spiega il Corriere della Sera, la confessione è avvenuta lo scorso 12 agosto, quando davanti al procuratore aggiunto di Santa Maria Capua Vetere, Antonio D’Amato, disse: “Confermo di aver condiviso gli ideali dell’Isis, ma in particolare fino a quando il presidente siriano Bashar Al Assad non ha iniziato a uccidere la propria gente”.
PerchĂ© ne parliamo? Semplice. PerchĂ© per la Procura il signore Khemiri è un militante dell’Isis, dedito “al proselitismo in favore delle organizzazioni di matrice islamica” e dunque va processato, mentre invece per il giudice non ci sono elementi sufficienti per considerarlo un reclutatore di kamikaze. La confessione e il traffico di documenti falsi, insomma, per la toga non sono “elementi sufficienti”.
Per intendersi, il signore, il 26 gennaio 2015, celebrando gli attentati a Parigi, scrisse: “Sono isissiano finchĂ© avrò vita. E se morirò esorto a farne parte”. Come detto, per la Procura di Napoli si trattava di un potenziale terrorista. Ma il giudice che ha seguito il caso ha negato il processo, poichĂ©, ha spiegato, “la condivisione ideologica, anche divulgata, è pericolosa ma non idonea” a considerare il soggetto “un segmento operativo” dell’Isis o di qualche organizzazione vicina. Giustizia all’italiana. LIBERO

