Una prestazione sessuale da mezz’ora può costare solo 2 euro
Gli alti e bassi della politica italiana prima, e i venti internazionali di terrorismo e guerra poi, hanno messo in socondo piano la crisi greca, che solo qualche settimana fa occupava le cronache di tutti i media europei. Ma se Atene non è piĂš sulle prime pagine, il percorso âlacrime e sangueâ imposto dalla ex trojka continua, con testimonianze spesso drammatiche.
Eâ il caso della prostituzione, che nella penisola ellenica trova oggi il maggior numero di âimpiegateâ dâEuropa con oltre 17.000 prostitute attive. I Paesi dellâEst, un tempo in testa a questo tipo di classifiche, sono stati spodestati. Lo studio pubblicato dal britannico âThe Indipendentâ, peraltro, ha evidenziato come le prestazioni sessuali in Grecia abbiano ormai raggiunto un costo risibile.
âMolte donne vendono il proprio corpo per un sandwich â dice il sociologo dellâUniversitĂ di Atene Gregory Laxos â semplicemente perchè sono affamate. Altre per procurarsi droga, altre ancora semplicemente per pagare le bollette. Prima della crisi, il ârateâ minimo per una prestazione sessuale era di circa 50 euro, ora siamo scesi a poco piĂš di due euro. E non si tratta di straniere, perchè lo studio ha accertato che circa lâ80% delle prostitute sono di nazionalitĂ grecaâ. (quifinanza)
Quando le antisessiste di facciata blaterano di lavoro delle donne in Europa, è questo che intendono?
