La Germania si avvicina a passo spedito al milione di immigrati da gennaio: più di 180.000 persone nel solo mese di ottobre.
Un mese nel quale la Cancelliera, Angela Merkel, ha perso cinque punti nei sondaggi sulla popolarità , conseguenza anche dei dissensi in seno al governo sulla gestione dell’emergenza.
In questo senso potrebbe aiutare l’accordo raggiunto ieri sera per accelerare le espulsioni dei migranti economici. È il governatore della Baviera, Horst Seehofer, a parlare di nuovi centri di permanenza temporanea: una settimana per valutare le richieste d’asilo, due per i ricorsi. Poi, espulsioni rapide per chi non viene da zone di conflitto.
I tre leader della coalizione di governo – Angela Merkel e il vice-cancelliere Sigmar Gabriel, oltre a Seehofer – oltre che di espulsioni hanno discusso anche di integrazione.
“Il punto principale, il primo obiettivo per noi – ha detto Angela Merkel – è l’integrazione di quelli che hanno una prospettiva di permanenza in Germania. Nel processo d’integrazione, intendiamo puntare sulla conoscenza e la condivisione dei nostri valori e del nostro sistema legale. Vogliamo mostrare che la Germania è un Paese aperto con una Costituzione di cui siamo fieri e che gode di buona reputazione nel mondoâ€.
Non saranno più di cinque i centri nei quali confluiranno, con obbligo di residenza, i migranti non provenienti da zone di guerra, che hanno quindi probabilità molto limitate di ottenere l’asilo: forse ancor più limitate dall’esigenza della rapidità nella valutazione delle domande individuali, in presenza di numeri sempre più imponenti. euronews
