Bersani invoca il pugno di ferro contro i blocchi in Sicilia

PALERMO 22 gen. – In Sicilia si torna alla normalita’, quando si e’ giunti al sesto giorno della protesta di ‘Forza d’urto’. Ma non ovunque e non allo stesso modo e con la stessa intensita’. A Gela, uno dei fronti piu’ caldi della protesta, nei luoghi d’accesso alla citta’, buona parte dei blocchi e’ stata quasi del tutto rimossa.

A proseguire la protesta, con tir e trattori, rimane qualche dimostrante aderente al comitato ‘Forza d’Urto’ e al movimento dei ‘Forconi’.

Pier Luigi Bersani ha invocato il pugno di ferro contro i blocchi in Sicilia. “Capiamo il disagio, il problema, c’e’ stata una prima adesione anche della popolazione a una protesta che e’ parsa spontanea”, ha spiegato il segretario nel suo intervento all’assemblea nazionale del Pd. “Ma adesso in molte zone della Sicilia un anziano che scende a fare la spesa non trova niente, ci sono blocchi e intimidazioni”, ha ricordato. Dunque, in vista dell’incontro di mercoledi’ del presidente Raffaele Lombardo con il premier Mario Monti, “o fermano il blocco o se non sbloccano si chiamano i prefetti”, ha ammonito. agi