Su 507 vittime di violenza domestica assistite in tutta Italia 465 l’hanno subita da donne
Sono dati del Centro Antiviolenza “Oltre il genere” di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), diretto dalla psicoterapeuta e criminologa Antonella Baiocchi. “La violenza – afferma nel report ‘Ribalta il paradgma’ – non è una questione di genere, è un comportamento umano, bidirezionale, che emerge quando manca alfabetizzazione emotiva e capacità di gestire il conflitto”.
Tra il 28 dicembre 2024 e il 28 dicembre scorso, il Centro ha preso in carico 507 vittime di violenza su tutto il territorio nazionale 465 vittime hanno subito violenza da donne, tra cui 96 partner donne e 369 uomini. In 42 casi, fa sapere il Centro, 42 sono uomini che hanno subito violenza da partner uomini.
Il dato, commenta Baiocchi, “smentisce radicalmente l’idea secondo cui la violenza sarebbe un fenomeno strutturalmente maschile”.
“L’81% delle persone aiutate nel 2025 sono uomini, il 19% donne lesbiche. Tutte le vittime, senza eccezione, hanno subito violenza da partner o ex partner, in relazioni eterosessuali e omosessuali”. I tipi di violenza, secondo il report, “risultano sovrapponibili tra generi: violenza psicologica, fisica, controllo, minacce, calunnie, triangolazioni familiari, uso strumentale dei figli, isolamento sociale”. “I dati mostrano che uomini e donne agiscono la stessa violenza, con modalità analoghe e conseguenze altrettanto gravi”.
Tra le 507 vittime di violenza aiutate, 439 sono genitori di 738 figli, di cui 678 minori esposti a violenza assistita: l’87% in triangolazione affettiva abusante, con genitori che mettono i figli contro l’altro genitore; il 91% esposti a violenze verbali, fisiche e distruzione di oggetti; il 39% vittime dirette di aggressioni fisiche o psicologiche. “I bambini sono le vere vittime della guerra tra adulti – commenta la criminologa. – E questa violenza non ha genere: viene agita da madri e padri. ANSA

