Il ministero dell’Interno ha disposto l’espulsione per motivi di sicurezza per Mohamed Shahin, l’imam della moschea Omar Ibn Al Khattab di via Saluzzo a Torino
La notizia è stata confermata sui social movimento Torino per Gaza. All’origine della revoca del permesso di soggiorno ci sarebbero le parole rilasciate il mese scorso in merito al conflitto sulla Striscia. Intanto il legale di Shahin chiede di bloccare la procedura: “In patria verrebbe torturato”.
Torino, espulso l’imam Mohamed Shahin
Lo scorso 9 ottobre, durante una manifestazione pro Palestina, Shahin aveva dichiarato che l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre era stato un atto di resistenza dopo anni di occupazione, finendo così al centro delle polemiche. Nato in Egitto, vive in Italia da oltre vent’anni. È stato accompagnato ieri in un Centro di permanenza per il rimpatrio. Il movimento Torino per Gaza afferma che a Shahin è stato revocato il permesso di soggiorno di lunga durata e disposto l’espatrio verso l’Egitto, definendolo un Paese in cui l’uomo non potrebbe tornare in sicurezza.
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