Negli ultimi 12 mesi il dibattito online sull’Unione Europea, in Italia, ha generato 16 milioni di conversazioni e oltre 420 milioni di interazioni, in gran parte segnate da un tono critico: quasi 3 contenuti su 4 esprimono un sentiment negativo
A generare preoccupazione soprattutto le tasse imposte dall’Ue, protagoniste di 716 mila post e ben 10 milioni di interazioni. La difesa del tessuto economico nazionale apre un ulteriore livello di analisi: quello sulle filiere produttive italiane. Agroalimentare, automotive e tabacco sono percepite come filiere esposte e vulnerabili, soprattutto in relazione a misure come dazi, politiche ambientali e nuove accise calate dall’alto. È quanto emerge dalla ricerca SocialCom, realizzata con la piattaforma SocialData, che verrà presentata oggi, mercoledì 19 novembre, dalle ore 19:00 a Piazza Montecitorio 116 presso la CeoForLife ClubHouse.
Ferlaino: “Spaventano politiche Ue calate dall’alto”
L’evento si inserisce nel progetto degli ‘Aperitivi digitali’, un ciclo di incontri di confronto e dialogo tra istituzioni, giornalisti e opinion leader sui temi chiave per il futuro dell’Italia. Un’occasione per approfondire le nuove dinamiche del dibattito digitale e della partecipazione sociale, in un contesto di confronto tra professionisti e decisori politici.
“Emerge un’Europa percepita come distante e spesso ostile, con un dibattito online dominato da sentiment negativo e allarme diffuso”, spiega Luca Ferlaino, fondatore di Socialcom. “A preoccupare maggiormente gli italiani sono i temi concreti: tasse, inflazione, burocrazia e la difesa del Made in Italy. Le filiere produttive nazionali, come agroalimentare e automotive, diventano il simbolo delle paure verso le politiche calate dall’alto di Bruxelles”. ADNKRONOS

