Ravenna, 33enne denuncia: “drogato, rapinato e violentato”

maxi rissa

(www.ilrestodelcarlino.it) – Ravenna, 25 settembre 2025 – Un buio improvviso, il corpo che non risponde, il risveglio nudo e confuso sul proprio letto di casa. Una serata che avrebbe dovuto essere un incontro tra conoscenti si è trasformata in un incubo. Un uomo di 33 anni ha denunciato ai carabinieri di essere stato vittima di una presunta violenza sessuale di gruppo nella notte fra il 22 e il 23 settembre. La procura ha aperto un fascicolo e mantiene il massimo riserbo, sia per la delicatezza della vicenda sia per tutelare la persona coinvolta.

Secondo quanto riportato nella denuncia, la vittima aveva conosciuto pochi giorni prima un giovane, con cui aveva deciso di rivedersi a casa propria. L’appuntamento era stato fissato per le 19.30: “Avevamo deciso di vederci a casa mia – ha raccontato – al suo arrivo sembrava molto educato, elegante, quasi un galantuomo”. La serata era iniziata con una pizza e una bibita, ma presto l’uomo aveva avvertito qualcosa di strano. La sensazione che la bevanda potesse contenere una sostanza non era casuale: il suo ospite, in un’occasione precedente, gli aveva già parlato di una droga in cristalli o polvere.

Dopo aver mangiato, la vittima ha iniziato ad accusare nausea, crampi e vertigini, fino a non riuscire a reggersi in piedi. “Ho cominciato a vomitare, ho perso i sensi sbattendo la testa – ha spiegato ai militari – quando mi sono risvegliato erano le tre del mattino”. Al risveglio, ha raccontato di essersi trovato nudo sul letto, confuso e indebolito. Nella stanza era presente ancora il ragazzo conosciuto pochi giorni prima che, secondo la denuncia, avrebbe ammesso di aver fatto entrare altre due persone con cui avrebbe avuto rapporti sessuali mentre la vittima era priva di coscienza.

Quello che doveva essere un incontro privato è diventato così un episodio traumatico, aggravato – sempre secondo la denuncia – da una rapina. Prima di allontanarsi, infatti, l’ospite avrebbe preso denaro, chiavi di casa e del garage, e alcuni oggetti personali. In stato di shock, il 33enne si è rivolto a un vicino, che lo ha invitato a chiamare i carabinieri. I militari sono intervenuti intorno alle 4, raccogliendo la sua testimonianza e le generalità del presunto autore, indicate anche tramite i social.

La vittima si è poi recata autonomamente al pronto soccorso, dove i medici hanno riscontrato lesioni compatibili con un sospetto abuso sessuale e lo hanno dimesso con una prognosi di cinque giorni. Sono stati effettuati tamponi per la ricerca di Dna ed esami specifici, oltre alla somministrazione delle profilassi necessarie per prevenire infezioni.

L’uomo racconta di essere ancora sotto shock: “Ho vissuto ore di buio, non so chi sia entrato e uscito da casa mia. Mi hanno detto di bere tanta acqua per smaltire la droga, ma restano paura e ansia, mentre sporgevo la denuncia provavo ancora un sentimento di stordimento e tremavo, solo ora sto un po’ meglio, ma il trauma è forte”.

Nelle sue parole c’è però anche la volontà di trasformare l’esperienza in un messaggio: “Per lanciare un segnale bisogna denunciare, non restare zitti. Io non voglio permettere che succeda di nuovo, voglio che la gente sappia e non abbia paura di parlare”.

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