Orrore a Spoleto, cadavere a pezzi in un sacco della spazzatura

carabinieri

Il ritrovamento fa inevitabilmente eco alla scomparsa, da giovedì scorso, di un ragazzo bengalese di 21 anni

Un macabro ritrovamento ha sconvolto il quartiere Casette e l’intera Spoleto a seguito della scoperta, nella serata di lunedì, di un sacco nero per l’immondizia, abbandonato in un’area verde tra i giardini pubblici di via Primo Maggio e il tracciato ferroviario, che conteneva i resti di un corpo umano fatto a pezzi. La terribile scoperta è stata fatta casualmente da un residente che, durante una passeggiata, ha notato l’insolito ingombro e ha dato l’allarme al 112.

Sul posto, accanto al sacco, è stata rinvenuta una bicicletta, una piccola citybike elettrica, che gli investigatori stanno cercando di collegare alla vittima. Immediate le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Perugia, guidati dal colonnello Sergio Molinari, coadiuvati dalla Sezione investigazioni scientifiche per i rilievi. Sul posto hanno operato fino a mezzanotte il sostituto procuratore Roberta Del Giudice, il medico legale Sergio Scalise Pantuso e i Vigili del fuoco.

La scena che si sono trovati di fronte gli investigatori è stata di una brutalità inaudita. Le condizioni della salma, infatti, non hanno permesso una ricomposizione integrale sul posto, costringendo gli uomini della scientifica a perlustrare ripetutamente l’area tra i binari e il giardino alla ricerca di altri resti. L’identificazione della vittima, che dalle prime informazioni dovrebbe essere un uomo di giovane età, non è ancora avvenuta ufficialmente.

La Procura di Spoleto, coordinata da Claudio Cicchella, ha già disposto l’autopsia, affidata al medico legale, che dovrà accertare con certezza le cause della morte e provare a fare luce sulle dinamiche dell’omicidio. Gli inquirenti dovranno stabilire se il decesso sia avvenuto nell’area del ritrovamento o se il sacco sia stato portato lì in un secondo momento. Dai primi accertamenti risulterebbero delle ferite inferte con un’arma da taglio, rivelatesi mortali. È verosimile l’ipotesi che alla morte sia seguita una feroce opera di mutilazione del corpo. La vittima il cui corpo è stato smembrato era morta da alcuni giorni, secondo i primi rilievi.

Parallelamente, i carabinieri hanno acquisito le registrazioni dei sistemi di videosorveglianza delle abitazioni limitrofe, nella speranza di cogliere l’immagine di chi ha abbandonato il sacco. Sequestrata anche la bicicletta, su cui si concentrano le verifiche.

Anche se le autorità invitano alla cautela e sottolineano che “allo stato delle cose nessun collegamento può essere fatto ufficialmente”, il ritrovamento fa inevitabilmente eco alla scomparsa, da giovedì scorso, di un ragazzo bengalese di 21 anni, di nome Obi, che lavorava nella ristorazione.

Sabato sera alcuni suoi conoscenti avevano lanciato un appello sui social network per ritrovarlo. L’ipotesi che si tratti dello stesso giovane, visto l’ultima volta a bordo di una bici elettrica, è più di un semplice pensiero. Da un primo riconoscimento visivo, anche in assenza di documenti, gli investigatori sono propensi a ritenere che il corpo rinvenuto smembrato, sia proprio del giovane Obi. Sono stati subito avviati accertamenti nell’ambito delle conoscenze del giovane, per ricostruire gli ultimi movimenti prima della scomparsa.
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