Aveva trovato riparo in un centro migranti, o almeno così doveva essere. Invece in quella struttura, che adesso è chiusa e prima ancora era stata un albergo, una bimba di 10 anni ha subito abusi sessuali ed è rimasta incinta. L’uomo che ha approfittato di lei non ha mai negato. Ha ammesso, senza mai troppa resistenza, ciò che è accaduto nell’ex albergo di San Colombano di Collio (Brescia). Lui ha 29 anni, è originario del Bangladesh e da un anno è detenuto nel carcere di Cremona con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
La struttura teatro degli orrori per anni ha accolto decine di richiedenti asilo, dopo la trasformazione in centro di accoglienza straordinaria nel 2015. Ha chiuso i battenti la scorsa primavera, quando i gestori hanno deciso di andare in pensione.
La bambina era arrivata con la mamma. È stato grazie a lei (che si è costituita parte civile) che la vicenda è emersa. Si è accorta che la figlia non stava bene: lamentava strani dolori e aveva cambiato umore. Quindi la decisione di portarla in ospedale, dove i medici hanno scoperto gli abusi. L’uomo è stato portato in cella, mamma e figlia in un altro centro.
C’è in corso il processo, il difensore ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato. In caso di condanna c’è lo sconto della pena pari a un terzo. La difesa, però, ha posto tre condizioni: l’acquisizione della copia forense del telefono del giovane, l’invio al gup dei filmati delle telecamere di sorveglianza interne della struttura e la convocazione come testimone di un’altra persona a conoscenza di fatti ritenuti rilevanti. La bambina è stata sentita in audizione protetta. Nella prossima udienza l’imputato potrà dare la sua versione dei fatti.
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