Lombardia, bocciato obbligo vaccinale per virus sinciziale: ira FI e Pd

vaccino ai bambini

Maggioranza di centrodestra in Regione Lombardia divisa sul voto alla mozione di Forza Italia che chiedeva, tra l’altro, l’obbligo vaccinale a livello nazionale contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv) per i neonati. Il punto in questione, che per Forza Italia era il “punto chiave”, non è stato approvato per un pareggio nella votazione: è mancato l’appoggio di Fratelli d’Italia e Lega, che si sono astenuti, mentre hanno votato a favore Forza Italia, Pd e Patto Civico.

“Le infezioni da Rsv nei neonati – sottolinea una nota del gruppo di Forza Italia – sono una delle principali cause di accesso ai pronto soccorso e di ricovero ospedaliero nelle prime settimane di vita. L’efficacia del vaccino, oltre che comprovata dalla scienza, è dimostrata anche dai dati”.

FI: “Alleati con aderenze ai no-vax”

“Abbiamo invece assistito a un posizionamento ideologico, che ha portato i nostri stessi alleati a non sostenere una misura scientificamente fondata e che ha dimostrato di salvare vite”, attacca Forza Italia parlando di “sentimento antiscientifico”.

Durissime le parole di Jonathan Lobati, primo firmatario della mozione e consigliere di Forza Italia: “Siamo rimasti esterrefatti dalla posizione dei nostri alleati, che hanno deciso, anche per una serie di aderenze legate al mondo no-vax, di prendere una posizione diversa”.

La replica di FdI e Lega

Pronta la risposta di Fratelli d’Italia, secondo cui “non è il consiglio regionale la sede competente” per un eventuale obbligo vaccinale. “Il governo nazionale valuterà se definire misure di questo tipo”, afferma Christian Garavaglia, capogruppo di FdI: “Per questo, pur condividendo lo spirito della mozione, ci siamo astenuti sul punto che richiamava l’obbligatorietà”.

La Lega, con il capogruppo Alessandro Corbetta, è convinta invece che “parlare oggi di obbligo sarebbe controproducente e rischierebbe di minare la fiducia dei genitori, che invece va costruita con campagne trasparenti e capillari. È così che si ottengono adesioni altissime e che si proteggono davvero i più piccoli, senza imposizioni, ma accompagnando le famiglie a scelte libere e consapevoli”.

5 Stelle non ha votato

Se FI attacca i suoi alleati, il Movimento 5 Stelle attacca tutto il centrodestra accusandolo di avere “confermato le proprie divisioni”. E nel merito della questione, Nicola Di Marco, capogruppo dei pentastellati, sottolinea di avere proposto di “fare rientrare nei Lea” (Livelli essenziali di assistenza) l’obbligo vaccinale contro il virus sinciziale, attraverso la discussione in commissione sanità. Il Movimento 5 Stelle non ha partecipato al voto.

Pd: “Era un passaggio centrale”

Duro, dopo il voto, Davide Casati del Partito democratico: “Siamo rammaricati che le divisioni della maggioranza abbiano portato alla bocciatura di questo passaggio centrale della mozione. La nostra Regione ha perso l’occasione di fare da apripista nell’imprimere un’accelerazione alla campagna di immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale, facendo un passo ulteriore rispetto all’attuale adesione volontaria, così da garantire la massima copertura ai nuovi nati e ridurre sensibilmente e ulteriormente i casi di ricovero”.
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