Truffa mascherine Covid, Corte dei Conti: nessun danno erariale da Zingaretti

Nicola Zingaretti

La Corte dei Conti ha respinto il ricorso promosso dalla Procura regionale per l’accertamento della responsabilità di Nicola Zingaretti in relazione ad un presunto danno erariale di oltre 11 milioni di euro che l’ex presidente della Regione Lazio avrebbe contribuito a causare attraverso il tentato acquisto di mascherine all’inizio della pandemia da Covid da parte della Ecotech S.r.l., poi in concreto mai fornite.

I giudici contabili, nei confronti di Zingaretti, hanno riconosciuto “l’inconfigurabilità dell’ipotesi di responsabilità erariale prospettata a suo carico, difettandone in concreto i presupposti costitutivi, primo su tutti l’elemento soggettivo nella forma del dolo ovvero della colpa grave” spiegano gli avvocati che hanno assistito l’ex presidente della Regione Lazio, il professor Aristide Police e l’avvocato Raimondo d’Aquino di Caramanico.

In particolare, “il giudice ha riconosciuto come il complesso di iniziative tempestivamente adottate dall’onorevole Zingaretti per far chiarezza sul sistema di artifici e raggiri posti in essere dalla Ecotech S.r.l. per presentarsi come controparte contrattuale affidabile ed il porvi rimedio, poi, nelle apposite sedi giurisdizionali, in uno con il contesto emergenziale nel cui ambito ci si trovava ad operare per far fronte all’esigenza di acquisire DPI con la massima urgenza possibile e con la condotta tenuta, sempre caratterizzata dalla piena consapevolezza ed attenzione nel prudente svolgimento delle proprie funzioni istituzionali, siano elementi tali da consentire di escludere integralmente ogni forma di addebito originariamente ipotizzato da parte della Procura” sottolineano i legali.
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