Ad aprile, Intel aveva parlato di riduzione del personale senza usare la parola “licenziamenti”. “Non abbiamo fissato obiettivi di riduzione dell’organico”, aveva dichiarato Sophie Metzger, portavoce di Intel, a The Verge. Ma, da allora, l’azienda ha lasciato a casa migliaia di dipendenti. Parlando dei risultati del secondo trimestre 2025, Intel ha confermato che si ridimensionerà a causa di questi tagli.
Intel chiuderà progetti previsti in Germania e Polonia, chiuderà le attività di assemblaggio e test in Costa Rica, e terminerà il 2025 con circa 75mila dipendenti “core”. Alla fine del 2024, Intel aveva 109.800 dipendenti, di cui 99.500 considerati “core”. Quindi, sta riducendo il personale di 24mila persone, quasi un quarto della forza lavoro. Inoltre, ha venduto alcune attività non strategiche.
La multinazionale americana è una delle principali aziende al mondo di semiconduttori: progetta e produce microprocessori, circuiti integrati e altri componenti fondamentali per computer, server, notebook e dispositivi digitali.
La crisi di Intel
Tuttavia, negli ultimi anni, Intel sta riducendo drasticamente l’organico a causa di forti difficoltà finanziarie e perdita di quota di mercato rispetto a concorrenti come Tsmc, Samsung, Nvidia e Amd. Dal 2024 i ricavi sono calati, le perdite si sono accumulate e la domanda di chip per PC è diminuita. Il nuovo ceo, Lip-Bu Tan, sta operando tagli pesanti per far tornare competitiva l’azienda. E ha annunciato che ogni progetto di chip dovrà essere approvato da lui personalmente prima della produzione.
A giugno, ricorda ancora The Verge, Intel ha chiuso il settore chip per auto e annunciato il licenziamento fino al 20% dei lavoratori delle fabbriche. A luglio, ha ceduto anche il settore visione artificiale “RealSense”.
“Faremo solo quello che serve ai clienti”
Durante la presentazione dei risultati, il ceo ha detto che l’azienda aveva investito troppo in nuove fabbriche “senza avere abbastanza domanda”. “Con me alla guida, costruiremo solo quello che serve ai clienti, quando serve, e ci guadagneremo la loro fiducia”, ha detto Tan.
Intel è presente in Polonia dal 1993, ma non ha annunciato la chiusura dei centri di ricerca e sviluppo presenti lì. Già nel 2024, aveva rinviato di due anni i nuovi progetti in Germania e Polonia. In Costa Rica, dove Intel ha oltre 3.400 dipendenti, le attività di assemblaggio e test verranno spostate in Vietnam. Tuttavia, più di 2mila dipendenti rimarranno per attività di ingegneria e per altre funzioni aziendali. Anche in Ohio (Usa) ci saranno cambiamenti: verrà rallentata la costruzione di nuovi impianti per allineare la spesa alla domanda del mercato.
Perdite di 2,9 miliardi
Non è chiaro se i licenziamenti continueranno anche nei prossimi mesi. Ma Intel ha detto oggi di aver già completato la maggior parte della riduzione del 15% della forza lavoro “core” annunciata nel trimestre precedente. Per ora, l’azienda continua a perdere soldi: -2,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre ’25, su un fatturato di 12,9 miliardi (che è stabile sullo scorso anno).
I prodotti
Il settore data center cresce solo del 4% (3,9 miliardi), mentre i chip per PC calano del 3% (7,9 miliardi). L’attività di produzione chip per conto terzi cresce del 3% (4,4 miliardi).
Intel punta a ridurre i costi di 17 miliardi di dollari entro fine anno. Intanto, uno dei nuovi chip per laptop, “Panther Lake”, sarà pronto per la fine del 2025. Altri modelli arriveranno nella prima metà del 2026. Il successivo chip, “Nova Lake”, è previsto per fine 2026. Infine, Intel aumenterà la produzione dei chip “Lunar Lake”, ora più accessibili e molto richiesti.
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