Comunità ebraiche: legittimazione dell’antisemitismo è ormai virale

Noemi Di Segn

“Se basta essere riconoscibili come ebrei per essere veementemente aggrediti. Se una famiglia non può girare liberamente nel Paese, in uno spazio pubblico, la legittimazione all’odio e antisemitismo è ormai virale. Cosi è la libertà di tutti ad essere a rischio”.

Lo dice Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, riferendosi l’aggressione di una famiglia ebraica in un autogrill nel milanese. “Aggrapparsi al rispetto e dignità di ogni persona è l’unico percorso che protegge tutti”, aggiunge la presidente Ucei. (ANSA)

(Adnkronos) – Padre e figlio, con in testa la kippah, insultati in un’area di sosta sulla Milano laghi, mentre facevano la fila per il bagno, al grido di ‘Palestina libera’. L’episodio è stato ripreso dalle vittime in un video, in cui si notano diverse persone rivolgere ai due, che rispondono in francese, frasi come “Andate a casa vostra, assassini”, “qui non è qui siamo in Italia, siamo a Milano” e “andrete all’inferno prima o poi”.

L’aggressione antisemita in autogrill è stata denunciata dal direttore del museo della Brigata ebraica, Davide Romano e dal consigliere comunale milanese di Azione, Daniele Nahum. “L’aggressione a una famiglia francese perché di religione ebraica avvenuta in un area di servizio su un autostrada milanese al grido di ‘Free Palestine’ ci segnala per l’ennesima volta come l’antisemitismo sia in forte crescita nel nostro Paese”, dice Romano, chiedendo che “le forze dell’ordine e la magistratura procedano speditamente al riconoscimento e alla sanzione di questi razzisti antisemiti. Non solo perché tutti i reati d’odio vanno sempre perseguiti, ma anche a tutela del buon nome di Milano e della sua tradizionale accoglienza che nulla ha a che fare con questi trogloditi”.

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